La violenza contro le donne è un problema strutturale della società e la sua radice risiede anche nelle discriminazioni di genere presenti in diversi ambiti della vita quotidiana di moltissime donne, e quindi pure in ambito lavorativo: lo afferma un documento delle consigliere di parità, figure istituite per la promozione ed il controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e di non discriminazione nel mondo del lavoro. Ma, come dice un documento delle consigliere pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, “c’è ancora moltissimo da fare perché l’Italia è fanalino di coda sia per l’occupazione femminile, soprattutto al Sud, sia per la natalità”.
È per compiere un gesto che vada nella direzione del superamento delle barriere culturali e sociali che tuttora opprimono l’universo femminile che First Cisl, in occasione della Giornata internazionale della donna, ha voluto sostenere l’iniziativa “Per Aspera ad Astra”, promossa dall’associazione di promozione sociale First Social Life e organizzata in collaborazione con la cooperativa femminile Casa di Alice – Made in Castel Volturno, una sartoria sociale che unisce realtà multietniche composte da donne sottratte alla tratta e giovani protagoniste del territorio campano e che ha il proprio centro operativo in un bene confiscato alla camorra: un’esperienza che rende l’eterogeneità un punto di forza e l’immigrazione una risorsa.
Ne è nata un’originale mostra che traduce in abiti delle opere di artisti contemporanea e che avrà la sua prima tappa a Roma giovedì 9 marzo 2017.
Alla creazione delle opere hanno partecipato con entusiasmo gli artisti Giancarlino Benedetti Corcos, Claudio Bianchi, Tomaso Binga, Tommaso Cascella, Solveig Cogliani, Teresa & Rossana Coratella, Baldo Diodato, Jonathan Hynd, Francesco Impellizzeri, Adelaide Innocenti, Tony Esposito & Mark Kostabi, Adriano Maraldi, Nina Maroccolo, Fabio Nicotera, Gianfranco Notargiacomo, Mirko Pagliacci, Salvatore Pupillo, Nelio Sonego, Michele Principato Trosso. Le loro realizzazione artistiche sono state trasformate – con tecnica serigrafica – in abiti da sera di alta sartoria.
Madrina dell’iniziativa è l’attrice Maria Grazia Cucinotta, che per l’occasione indosserà l’abito realizzato con i tessuti tratti dall’opera di Cy Twombly della collezione Terrae Motus, il cui uso d’immagine è stato gentilmente concesso dalla Reggia di Caserta.
Si tratta di un’iniziativa con cui First Cisl intende porre l’accento sul richiamo delle consigliere di parità a non rimanere inermi di fronte alle discriminazioni di genere nel mondo del lavoro, nelle sue più svariate sfaccettature. Discriminazioni che si traducono di volta in volta nella disparità salariale, nella segregazione formativa, nello sfruttamento delle donne nel lavoro nero, nella presenza di stereotipi culturali che continuano a determinare disparità di genere nella ripartizione delle responsabilità professionali e familiari, nelle molestie sessuali sui luoghi di lavoro, nel ricatto della precarietà, nell’inaccettabile presenza di licenziamenti per maternità e ancora in altre vere e proprie vessazioni.
È necessario rovesciare questa prospettiva, certi che l’empowerment delle donne è fattore di sviluppo per l’intera società e per l’economia.
Con questo spirito, First Cisl e First Social Life hanno contribuito, secondo i rispettivi ambiti di competenza, alla nascita di “Per Aspera ad Astra”. Lo stesso spirito che ha motivato la Conferenza delle consigliere di parità ad aderire ai contenuti dell’appello del movimento “Ni una menos” (“Non una di meno”) che, nato in Argentina, ha contaminato numerosi paesi e tante associazioni e movimenti per dire, l’8 marzo prossimo, il proprio “no” alla violenza maschile sulle donne.