Desertificazione bancaria in Umbria, sulla stampa il convegno First Cisl a Terni

La desertificazione bancaria avanza anche in Umbria. Dopo l’appuntamento di Perugia, First Cisl Umbria ha presentato a Terni i dati dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria che riporta gli studi e le analisi del Comitato scientifico della Fondazione Fiba sugli sportelli bancari. “Desertificazione bancaria. Stiamo facendo il possibile?” il titolo del convegno, tenutosi il 12 aprile nella sala del Consiglio provinciale ternano, che è stato rilanciato da vari organi d’informazione.

“La chiusura degli sportelli penalizza gli anziani”: ha così titolato il suo articolo il Corriere dell’Umbria. “Banche, nel ternano ormai siamo arrivati alla desertificazione”, l’impostazione invece dell’edizione umbra de La Nazione. Per Il Messaggero “Moneta digitale più sicura, aiutare gli anziani”. Umbria7 ha scritto: “Lo sportello della banca chiude, ecco i rischi da combattere: prima di tutto l’usura. Il caso Terni”. Per UmbriaOn “Desertificazione bancaria «problema per il tessuto sociale ed economico»”. OrvietoNews ha chiuso la rassegna stampa titolando: “Desertificazione bancaria, in sofferenza soprattutto piccoli comuni e aree interne”.

Dieci città in provincia di Terni non hanno alcun sportello bancario, “mentre in regione – scrive il giornalista Carlo Ferrante sul Corriere dell’Umbria – sono 25 i comuni senza banche, e in 10 anni, sono state chiuse 163 filiali, che hanno comportato 1.200 lavoratori in meno. Un bilancio amaro, denunciato dal segretario regionale della First Cisl Umbria, Francesco Marini”. «I dati sulla chiusura degli sportelli evidenziano come l’area ternana sia particolarmente colpita da questo fenomeno». Marini e il segretario generale Cisl Umbria, Angelo Manzotti hanno inoltre rimarcato che «il problema – come si legge sul sito di UmbriaOn – non riguarda solo la categoria dei bancari, ma diventa, ogni giorno di più, un problema per il tessuto sociale ed economico del territorio, con particolare aggravio per le categorie deboli e le aree interne della nostra regione».

Come riporta OrvietoNews il presidente della fondazione Umbria contro l’usura, Fausto Cardella “ha invitato anche a non sottovalutare l’impatto che la desertificazione bancaria può avere sul fenomeno dell’usura. «Perdere riferimenti istituzionali e servizi – ha precisato – apre spazi alla criminalità organizzata, che in un quadro di difficoltà sociale trova terreno facile per infiltrarsi e radicarsi». “Un monito alle istituzioni, affinché si trovino soluzioni rapide e percorribili – ha sottolineato ancora il quotidiano on-line orvietano – è arrivato anche dal presidente della Confartigianato Imprese Terni, Mauro Franceschini, e dal coordinatore di Ancestor Confesercenti, Sergio Giardinieri.

All’iniziativa cislina hanno partecipato anche la presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza, il presidente di Anci Umbria Michele Toniaccini, il vicepresidente di Banca Centro Bcc Carmelo Campagna, il segretario della Cisl pensionati Luigi Fabiani e di Adiconsum Giancarlo Monsignori.

Nel concludere la tavola rotonda il dirigenti cislini Angelo Manzotti e Francesco Marini sono tornati a chiedere alla Regione l’istituzione di un tavolo del credito coinvolgendo tutti i principali attori. «I cittadini e i lavoratori hanno bisogno di risposte chiare e urgenti. In ballo la tenuta dei nostri territori, soprattutto di quelli che ricadono nelle aree interne, ma anche dell’intera regione».


Qui i dati di sintesi e i grafici descrittivi del fenomeno di desertificazione bancaria in Umbria

Qui i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba

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