Il commento di Raffaele Ugolini (BPER Banca) sul Piano Industriale 2019-2021

1.300 posti di lavoro da “tagliare” nel Gruppo BPER entro i prossimi tre anni. Lo rende noto l’AD Alessandro Vandelli presentando il Piano Industriale 2019-2021 dell’istituto di credito modenese, massicciamente presente in Romagna attraverso quasi 100 filiali e diverse centinaia di dipendenti, ereditati in parte dalle fusioni con la Banca Popolare di Cesena negli anni ’90 e con la Banca Popolare di Ravenna in tempi più recenti.

Il Gruppo BPER si pone come obiettivo un utile netto di 450 milioni, da ottenere anche con tagli del personale molto significativi. In una nota, l’istituto di credito parla di circa 1.700 uscite complessive, di cui circa 1.500 attraverso il Fondo di Solidarietà del settore ed altre 230 attraverso la riduzione del ricorso al lavoro interinale. Questi esuberi di personale saranno solo parzialmente compensati da circa 400 assunzioni. Da questa drastica riduzione di personale sono attesi risparmi superiori agli 80 milioni annui, a fronte di costi una tantum di circa 200 milioni.

Un fulmine a ciel sereno per molti, visto che BPER si era da poco resa protagonista dell’acquisizione di Unipol Banca, ma forse è proprio questa operazione a rendere necessaria un’ulteriore razionalizzazione della rete e degli organici. La strategia del Gruppo guidato da Alessandro Vandelli punta infatti ad incrementare il settore della bancassicurazione, della gestione dei patrimoni e della global advisory alle imprese, oltre al credito al consumo.

Le prime reazione di parte sindacale non sono positive, come ha sottolineato anche il Segretario Generale FIRST CISL Riccardo Colombani (vedi Colombani: BPER, serve più audacia su occupazione), e si attende una lunga stagione di contrattazione. A margine della presentazione del Piano Industriale arriva il primo commento di Raffaele Ugolini, Segretario Responsabile FIRST CISL BPER Banca: “Abbiamo conosciuto proprio da poche ore un gli aspetti principali del Piano Industriale. Da domani potremmo verificare un po’ meglio e non vi nascondo che nutro un po’ di preoccupazione per i colleghi che rimarranno, i quali dovranno sostituire tutti questi colleghi che se ne andranno. Sono preoccupato perché dovranno anche sostenere la responsabilità nei confronti della clientela. E’ proprio questo clima di sfiducia che si è creato negli anni in Italia proprio per i dissesti di alcune aziende bancarie.

Qui il servizio del TG3 Emilia-Romagna andato in onda il 28/02/2019 alle ore 19:30