Sottoscritto l’accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale delle B.C.C.

Un percorso lungo e pieno di ostacoli quello che ha portato al tanto atteso rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro delle banche di credito cooperativo.

Difficoltà manifestatesi sin dalla scadenza il 31/12/2013, cui sono seguiti oltre 5 anni di lavoro sul fronte sindacale. Probabilmente si è trattato della trattativa più lunga nella storia del credito cooperativo, con lunghi periodi di riflessione e le organizzazioni sindacali impegnate a contrastare le richieste della controparte, spesso tese allo stravolgimento delle tutele contrattuali conquistate nel corso degli anni passati.

La miope strategia di Federcasse è proseguita fino agli ultimi istanti della trattativa, senza dubbio influenzata dalle istanze dei nascenti gruppi bancari, ma alla fine, dopo ben cinque anni, finalmente i dipendenti delle banche di credito cooperativo hanno il loro Contratto Nazionale di lavoro.

“Sotto il profilo economico,” dichiara Linda Braschi della Segreteria First Cisl Romagna, “possiamo essere soddisfatti dall’intesa raggiunta che riconosce un aumento di 85 euro mensili sulla figura media, senza tuttavia che si applichi ai lavoratori alcuna di quelle fantasiose misure compensative che Federcasse aveva sempre minacciato di voler adottare durante tutto l’iter di definizione del contratto e che ha inutilmente insistito a richiedere sino all’ultimo istante della trattativa”.

“Auspichiamo che ora il confronto proceda speditamente nei gruppi che si sono costituiti per addivenire a un accordo quadro univoco anche sulla mobilità”, continua Linda Braschi, “sarebbe l’occasione per riaffermare le caratteristiche solidaristiche del credito cooperativo, con quello stesso spirito che ci ha permesso di avviare, con questo contratto, un Osservatorio nazionale permanente di confronto e di dialogo tra parte datoriale e parte sindacale, che costituisce un esempio di partecipazione reale alla vita e all’organizzazione delle aziende e di istituire la banca del tempo, un’esperienza di solidarietà e condivisione utile per gestire situazioni di disagio e di bisogno”.

Nelle prossime settimane si svolgeranno anche in Romagna le assemblee del personale per la presentazione e la votazione dell’ipotesi di accordo siglata a Roma il 9 gennaio scorso.