Primavera, tempo di bilanci per le banche romagnole

E’ maggio ed iniziano ad essere resi pubblici i primi dati sull’andamento degli istituti bancari romagnoli nel 2017 e nel primo trimestre del 2018

In primo piano la BCC ravennate forlivese e imolese, nata dalla fusione della BCC ravennate e imolese con la Banca di Forlì, che presenta dati consuntivi di bilancio positivi. L’assemblea dei vecchi e nuovi soci sarà presto chiamata ad approvare il bilancio 2017, riportante un utile ragguardevole ed indicatori in crescita: “Il risultato positivo dimostra la validità del progetto di aggregazione che abbiamo messo in campo con convinzione, a favore dei nostri soci, dei clienti e delle comunità locali di riferimento” è il commento del Presidente Secondo Ricci, a cui fa eco il Direttore Generale Gianluca Ceroni, il quale sottolinea come “i risultati d’esercizio siano migliori di quelli preventivati nel progetto industriale di fusione”. Risultati importanti ottenuti anche grazie al contributo decisivo fornito dai dipendenti, che anche in una situazione difficile come quella post fusione hanno continuato a lavorare con professionalità e dedizione, nell’interesse dei soci e della comunità locale.

Un altro dato pubblicato in questi giorni riguarda Cariromagna, banca forlivese del Gruppo Intesa Sanpaolo, presente sul territorio con oltre 70 filiali, il cui Consiglio di Amministrazione ha appena approvato il bilancio del primo trimestre 2018. Tra i vari indicatori si apprezza l’importante crescita del credito concesso, soprattutto alle aziende locali, dopo diversi anni di crisi. L’auspicio è che questo trend e questa attenzione all’economia locale non si interrompa con la fusione della Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna in Intesa Sanpaolo, operazione in programma nel corso dell’estate, ma che piuttosto prosegua nel tempo con benefici per le famiglie, le imprese e gli stessi dipendenti della banca.

La Banca Popolare Valconca, azienda bancaria con sede a Morciano di Romagna, operante in Romagna e nelle Marche (26 sportelli da Savignano sul Rubicone a Fano), domenica scorsa ha riunito i soci per l’annuale assemblea, approvando il bilancio dell’anno 2017 con un utile di circa un milione di euro (risultato in controtendenza rispetto ai precedenti esercizi), ma soprattutto per approvare il piano industriale dei prossimi tre anni, con l’avvio dell’iter per la trasformazione della banca da cooperativa a società per azioni (assemblea straordinaria convocata per il 30 giugno). Durante l’assemblea è emersa inoltre la volontà di rafforzare la banca attraverso l’aggregazione con altro istituto, ma, come ha dichiarato il Presidente Massimo Lazzarini, “mantenendo immutata la vocazione di banca del territorio, confermando l’impegno nell’erogazione di mutui alle famiglie per la prima casa”. Una riorganizzazione, quella della BPV, che seguiamo da vicino e con grande attenzione, al fine di salvaguardare i posti di lavoro, la professionalità ed il reddito dei 180 dipendenti, i quali, di fatto, hanno mantenuto in vita la banca nei lunghi mesi complicati del 2016 e 2017.

Altri dati provenienti delle aziende bancarie romagnole sono attesi nei prossimi giorni e, come sempre, li analizzeremo con spirito critico per evidenziare le eventuali difficoltà e prepararci a gestirle, ma anche per cogliere le opportunità che l’essere presenti su tutti i tavoli negoziali ci fornisce.