Un nuovo patto confederale nel settore del credito

First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e le rispettive Confederazioni rilanciano un progetto confederale unitario basato sui valori per entrare nel merito delle questioni riguardanti il sistema creditizio

Si è recentemente svolto a Roma un importante incontro tra Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, Segretari Generali di Cgil, Cisl, Uil, ed i Segretari Generali dei sindacati confederali del settore credito Fisac, First, Uilca per fare il punto sulla situazione nel settore. E’ emersa una larga convergenza di vedute ed una sintesi di valori ed ideali che ha portato alla condivisione di un patto d’azione, volto ad intraprendere iniziative unitarie per riportare al centro del dibattito i temi del risparmio e del credito alle imprese ed alle famiglie, a sostegno di uno sviluppo economico equilibrato e sostenibile. Un patto che, partendo dai valori della solidarietà e da una visione di società ampia ed inclusiva, sostenga l’iniziativa unitaria dei sindacati del settore, un ambito economico nel quale la sindacalizzazione continua ad essere superiore al 75%.

Successivamente, nel corso Consiglio Generale First Cisl svoltosi a Roma nel mese di aprile, l’organizzazione tutta ha sottolineato con un documento approvato all’unanimità il valore strategico e politico del patto unitario tra le Confederazioni Cgil, Cisl, Uil e le Federazioni Fisac, First, Uilca. A rafforzare questa rinnovata unitarietà confederale, la presenza di Giuliano Calcagni (Fisac) e Massimo Masi (Uilca), i quali, nei loro interventi, hanno testimoniato la piena e convinta adesione al patto. L’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Generale del 10-11 aprile sottolinea come questa nuova impostazione “sarà fondamentale affinché si avvii nel Paese un vero processo di riforma del sistema finanziario al servizio di uno sviluppo economico sostenibile del lavoro e delle persone”. L’intento è che “dalla proposta confederale discendano le piattaforme per i rinnovi dei CCNL e degli accordi nazionali di prossima scadenza”.

“Il sindacato confederale è la forza che oggi numericamente conta di più nel Paese. Nessun partito ha un numero di consensi maggiore rispetto al numero di iscritti al sindacato confederale, che pure si rivolge esclusivamente a lavoratori e pensionati. E’ la forza sociale più importante di questo Paese. Quando sei il primo, hai anche delle responsabilità. Se il Paese ha bisogno di una proposta, il sindacato deve essere il primo a impegnarsi”: è quanto ha affermato il Segretario Generale First Cisl Giulio Romani, durante la sua relazione. Ha poi proseguito con una considerazione più specifica e di grande attualità: “Non è un caso che all’indomani delle elezioni, le Confederazioni e Confindustria, ossia le associazioni di rappresentanza e delle imprese, abbiano firmato il Patto della Fabbrica: è la consapevolezza che il Paese ha bisogno di un progetto per portarci fuori dalla crisi. Il Patto della Fabbrica interessa anche il settore finanziario. Ha contribuito a focalizzare le Confederazioni sul settore finanziario anche in considerazione delle strategie che le Confederazioni devono elaborare per il futuro del Paese. C’è la consapevolezza che l’economia e la corretta distribuzione del reddito di questo Paese non possono ripartire senza il presidio e se possibile la riforma del sistema finanziario”.

Particolarmente efficace la conclusione: “Il progetto confederale rifonda l’unità sindacale ricollocandola sui valori: fare un’alleanza confederale, vuol dire riprendere il dibattito sul merito”.