Pop Pugliese, firmato accordo su smart working. Pica, First Cisl: strumento utile, monitoreremo l’impatto

Entra in vigore dal primo luglio, in via sperimentale fino a fine anno l’accordo sullo smart working stipulato in Banca Popolare Pugliese lo scorso 8 giugno.

Il Verbale siglato -eventualmente prorogabile di anno in anno- prevede un accordo individuale tra azienda e lavoratori degli Uffici centrali, sotto la supervisione delle organizzazioni sindacali firmatarie (per First Cisl Antonio Pica e Luigi Mazzei) .

L’adesione è volontaria e riconosciuta, compatibilmente con le esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali e ferme restando le priorità previste dalla legge, tenendo conto delle condizioni personali e familiari di ciascuno.

Sono, infatti, stabiliti quali priorità di accesso, i seguenti requisiti:

  • Dipendenti che abbiano figli minori iscritti alle scuole primarie (sempre che l’altro genitore non fruisca già di analogo beneficio o sia non lavoratore);
  • Dipendenti immunodepressi o affetti da malattie oncologiche o da gravi patologie;
  • Donne in stato interessante fino al settimo mese di gravidanza;
  • Dipendenti che rivestano ruoli particolari (per es. dipendenti di Uffici Centrali costretti a lavorare nei giorni festivi), per un numero di giornate non superiore a 15.

L’accordo parifica da ogni punto di vista il lavoro svolto in remoto a quello svolto in presenza e fa, pertanto, salvi i diritti dei lavoratori alla privacy, alla sicurezza, alla disconnessione, disciplinando tempi e modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, salvaguardando il posto di lavoro fisico in azienda e garantendo la tutela dei diritti sindacali.

Il lavoratore è tenuto a comunicare il luogo di svolgimento dell’attività lavorativa (residenza, domicilio) e le eventuali variazioni, a garantire una adeguata connessione internet e la massima tutela dei dati aziendali.

Come previsto da Ccnl Abi il limite massimo di giornate fruibili sono 10 mensili e, di norma, non più di tre giornate settimanali.

 “Dopo la positiva sperimentazione dello smart working nel periodo della pandemia, abbiamo ritenuto opportuno garantire un importante intervento sindacale in materia di smart working, in modo da ‘intermediare’ gli accordi individuali tra lavoratore ed azienda e rendere fruibile questa forma di lavoro ad una sempre più ampia platea di utilizzatori– ha dichiarato Antonio Pica, Segretario responsabile della Sas di complesso First Cisl.

Riconosciamo, infatti, l’utilità sociale di questo importante strumento normativo, che va incontro alle esigenze dei colleghi e ha un notevole impatto anche in materia di sostenibilità ambientale e di risparmio logistico e organizzativo per le aziende.

Nel mese di ottobre incontreremo nuovamente l’azienda per valutare l’impatto dell’accordo raggiunto e, eventualmente, proporne una proroga” ha concluso il Segretario.