Popolare Bari, Berloco, ora pensiamo ai lavoratori

“La banca è stata messa in sicurezza, ora bisogna pensare ai lavoratori” ha dichiarato Pasquale Berloco Segretario generale First Cisl di Puglia stamattina durante il sit in dei lavoratori della Banca Popolare di Bari davanti alla sede centrale in Corso Cavour.

Il Segretario si era già espresso diffusamente sulla vicenda, riportiamo di seguito integralmente la nota rilanciata ieri dall’agenzia di stampa Agi:

“Stamattina, alla riapertura degli sportelli, le reazioni di quanti lavorano nella Banca Popolare di Bari, sono state di sollievo, sia perché la notizia del decreto legge si erano già diffuse nella serata di ieri, sia perché il provvedimento del Governo costituisce una risposta assolutamente necessaria”. Lo dichiara ad AGI Pasquale Berloco, segretario regionale Puglia First, il sindacato della Cisl che raggruppa gli addetti del settore.

“Con questo decreto legge – spiega Berloco -, i dipendenti di Popolare Bari hanno sentito alleggerirsi il carico sulle loro spalle, anche perché c’era già tanta preoccupazione per l’ondata di esuberi, circa 800,che Pop Bari ha annunciato con la ristrutturazione connessa al nuovo piano industriale. Quindi sapere che almeno alla crisi della Pop Bari è stata data col decreto una prima risposta, costituisce per noi, per i lavoratori, un elemento positivo oltreché molto atteso”.

Adesso si occuperanno i commissari di Pop Bari nominati da Banca d’Italia del nuovo piano industriale e, quindi, degli esuberi ventilati?

“Credo che i commissari – spiega Berloco – hanno un altro compito. Il compito di affrontare la ristrutturazione e il piano industriale della banca credo  spetti al partner industriale che verrà individuato. Dovrebbe essere il Mediocredito Centrale, ma non abbiamo capito ancora con quale formula societaria. Questo punto non é chiaro – aggiunge il segretario First Cisl Puglia -. Si dovrebbe andare ad uno scorporo con questa nuova entità controllata dal ministero dell’Economia”.

Secondo Berloco, il decreto legge del Governo “era un passo necessario per mettere in sicurezza i risparmiatori, i lavoratori dipendenti, il territorio, l’economia della Puglia, considerato che Popolare Bari assicurava finanziamenti in Puglia ad un gran numero di realtà, per cui se fosse venuto a mancare un soggetto erogatore di quelle dimensioni e di quella portata, è chiaro – prosegue Berloco – che l’economia della Puglia si sarebbe trovata in grandi difficoltà”.

“In Italia oggi non ci sono soggetti in grado di assicurare la somma che era necessaria per PopBari, anche perché il business bancario non è più appetibile da tempo. Ecco perché serviva assolutamente l’intervento pubblico col Governo” rileva il segretario Puglia First Cisl.

“La proposta del presidente Emiliano al Governo, cioè la disponibilità della Regione Puglia ad entrare in Popolare Bari? Ci interessa in linea generale – sostiene ancora Berloco -, perché la Regione Puglia conosce bene di quale entità parliamo a proposito di Banca Popolare di Bari,  ma ci interessa soprattutto approfondire e capire questa proposta. Entrare nel merito. Invece detta così come è stata enunciata, é generica. Va invece accompagnata da un progetto, da una politica industriale, altrimenti corriamo il rischio – conclude – di andare incontro a quei meccanismi, come i legami tra le banche e la politica, che la riforma Amato ha invece eliminato”