Bps, soldi solo per alcuni dipendenti: c’è da stupirsi?

Alcuni dipendenti fortunati o particolarmente allineati al management avrebbero visto trasformarsi in tutto o in parte la loro “marzolina” in un “ad personam non riassorbibile” come si legge nel comunicato unitario. Gole profonde narrano di uno spartiacque di 4.000 euro tra fortunati e meno fortunati ma non abbiamo certezza, in quanto liberalità aziendale non soggetta a informativa sindacale. In generale, siamo delusi, amareggiati, arrabbiati – per ciò che sembra un’entrata a gamba tesa soprattutto verso la Rete – ma senza dubbio non siamo stupiti, come immaginiamo non lo siate Voi, attenti, che da sempre leggete i nostri storici volantini sindacali sulle criticità del sistema motivazionale Bps e siete avvezzi alle logiche di gestione organizzativa e amministrativa del personale Bps. Ci chiediamo quanto possa essere verosimile aspettarsi oggi promozioni a cascata, considerato il fatto che è già giunta ai sindacati comunicazione ufficiale di partecipazione azionaria di controllo di Pop Sondrio da parte di Bper. Era evidente già nel lontano 2015 (forse anche prima) alla Dirigenza, l’opportunità e lungimiranza di ricercare una sinergia di strategie rivolte a preservare l’autonomia e la peculiarità della Bps al prezzo di dover mediare, negoziare, dialogare e rinunciare a una fetta di potere, porre attenzione al ricambio generazionale. Ora è tardi e ogni considerazione lascia il tempo che trova, immaginiamo che la Dirigenza mediterà in cuor suo, se non presa dalla smania di contare le plusvalenze delle ultime cessioni azionarie o a rincorrere qualche interesse personale come si vocifera in sede.

Occorre oggi un repentino cambio di mentalità, partecipativa e accorta, unita e compatta, per affrontare insieme le prossime tortuose sfide, a partire da quella preziosa sulla sorte della nostra Cassa Assistenza a quella occupazionale.

Noi ci siamo, ci siamo sempre stati.

First Cisl Pop Sondrio