L’editoriale di Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia, “Salari, Sicurezza, Partecipazione. Le vere priorità del Lavoro e per il Lavoro”, che si occupa delle tematiche relative al mondo del lavoro con un accenno delle posizioni Cisl in relazione ai referendum del prossimo 8 e 9 giugno.
in sintesi alcuni passaggi dell’editoriale:
“La centralità della persona nel lavoro e del lavoro nella società, da anni, guida l’azione politica e sindacale della nostra organizzazione. Nel dibattito pubblico si parla troppo poco di lavoro e, spesso, lo si fa più nella sua componente quantitativa, che qualitativa.
… Nel nostro Paese permangono problemi cronici: gli squilibri di genere, generazionali e geografici, i salari, la scarsa mobilità sociale, i giovani e i talenti che lasciano l’Italia alla ricerca di occupazioni ed opportunità in altri paesi, la sicurezza sul lavoro, la qualità della vita lavorativa.
I referendum del 8 e 9 giugno contribuiscono ad alimentare il dibattito sul mondo del lavoro che è necessario per mantenere alta l’attenzione e la sensibilità delle persone, quindi anche della politica, su una delle dimensioni più importanti nella nostra vita.
… Lo strumento referendario non prevede la revisione complessiva delle norme, ma solo un adattamento con l’abrogazione “chirurgica” di alcune parti. … a fronte di principi condivisi, la dignità e stabilità del lavoro, si propone l’utilizzo di uno strumento di democrazia diretta, il referendum, per intervenire su alcune questioni che, oggi, non sono tra le principali criticità nel mondo del lavoro.
Il rischio, e le diverse posizioni assunte dai partiti lo dimostrano, è quello di ideologizzare e politicizzare le questioni, anziché risolverle”.
In Italia ” c’è emergenza salariale, i bassi salari non garantiscono alle persone e alle famiglie una vita dignitosa. E’ urgente dare risposte subito, attraverso il rinnovo dei contratti collettivi scaduti e adottando forme di partecipazione nelle aziende, possibilità prevista dalla normativa in materia che ha recentemente recepito la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla CISL.
… ISTAT per il periodo 1995-2022 registra una produttività del lavoro in crescita (+0,4%) e una diminuzione di quella del capitale (-0,5%). Ancorchè in un perimetro di crescita limitata, è rilevante il contributo della produttività da parte del “fattore” lavoro.
Quindi non è sicuramente imputabile a chi lavora la responsabilità dei bassi livelli di produttività.
Per favorire la crescita sono necessari investimenti, sia pubblici che privati.
… Oltre alla questione salariale e redistribuiva va favorito l’accesso al mondo del lavoro ai giovani e alle donne, che registrano un tasso di partecipazione ancora troppo basso e grande attenzione va posta alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, non solo per prevenire incidenti mortali, ma per garantire condizioni di lavoro dignitose e non nocive.
… Col massimo rispetto per i proponenti i referendum (e i firmatari) le principali criticità dei lavoratori e di chi si avvicina al mondo del lavoro non sono quelle individuate nei quattro quesiti in materia, ma una pluralità di questioni aperte che vanno dal sistema produttivo, all’andamento demografico negativo, al sistema formativo, professionale, passando attraverso la qualità della vita lavorativa e le condizioni di lavoro, che sono centrali.
Problemi ai quali diamo risposte concrete, nelle nostre categorie come Federazione, al Paese attraverso l’importante contributo della CISL”.
Comunicazione First Cisl Lombardia
Allegato: editoriale Battistini: “Salari, Sicurezza, Partecipazione. Le vere priorità del Lavoro e per il Lavoro”