Il 28 maggio, presso il Comune di Melzo, il Coordinamento Donne e Politiche di Genere di First CISL Lombardia, in collaborazione con Rete Viola e promossa da CISL Lombardia, ha organizzato una giornata di formazione dedicata alla costruzione di un cambiamento culturale. Una giornata intensa di confronto, formazione e impegno concreto, importante per riflettere sulle strategie più efficaci nella lotta contro la violenza di genere, puntando su alleanze tra istituzioni, sindacati e comunità locali.
Rete Viola: un modello territoriale che funziona. Attiva dal 2018, Rete Viola rappresenta oggi un esempio virtuoso in Lombardia per il contrasto alla violenza di genere. Con 5 sedi attive, 28 comuni coinvolti e 4 ambiti territoriali, la rete si distingue per il suo approccio di prossimità e co-progettazione, che unisce enti pubblici, privato sociale e terzo settore.
Il lavoro della Rete si sviluppa su due direttrici fondamentali:
- sostegno diretto alle donne vittime di violenza, con percorsi personalizzati e supporto concreto;
- costruzione di una cultura della corresponsabilità, per un cambiamento sociale duraturo.
I centri antiviolenza: un presidio fondamentale.
Elemento chiave di Rete Viola sono i suoi centri antiviolenza, distribuiti in modo capillare per rispondere alle esigenze delle donne nei diversi contesti locali, tra i servizi offerti:
- accoglienza, ascolto e reperibilità (numero 1522):
- assistenza legale, psicologica e psicoterapeutica;
- percorsi di riqualificazione professionale e autonomia abitativa.
Rete Viola ha ribadito: “più sedi invece di un unico centro è una scelta strategica: significa essere più vicini alle donne”. Fondamentale, in questo senso, è il coinvolgimento degli attori locali attraverso tavoli di co-progettazione.
Verso un cambiamento culturale
L’obiettivo dichiarato e ambizioso di Rete Viola è chiudere i centri antiviolenza, ma solo quando non saranno più necessari. Per questo serve un cambio di paradigma culturale, da costruire con:
- scuole e università, attraverso percorsi educativi e formativi;
- aziende e ambienti di lavoro, per promuovere rispetto e prevenzione;
- eventi e iniziative locali, per sensibilizzare la cittadinanza
Il sindacato in prima linea
Durante la giornata, Angela Alberti e Roberta Vaia della CISL Lombardia hanno riaffermato il loro impegno nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere, mettendo al centro la formazione sindacale e la contrattazione sociale: “non basta firmare protocolli, bisogna renderli operativi”.
Cristiana Giustizieri, responsabile formazione First Cisl Lombardia, ha presentato le principali azioni in campo:
- accordi nazionali e protocolli aziendali;
- formazione dei delegati, rivolta al sapere riconoscere e affrontare i segnali di violenza nei luoghi di lavoro;
- collaborazioni con enti locali.
“Vogliamo formare delegate e delegati preparati, capaci di intervenire rapidamente – hanno dichiarato Giovanni Comini, segretario First Cisl Lombardia con delega alle pari opportunità, e Nicol Lovazzano, coordinatrice Donne e Politiche di Genere First CISL Lombardia – è così che si costruisce una società più giusta, solidale e libera dalla violenza.
Coordinamento Donne e Politiche di Genere First CISL Lombardia