La ‘datificazione’ applicata alle persone del lavoro: consapevolezza, tutela, presidio

C.A. First e Comitato scientifico Fondazione FIBA, in collaborazione con il Dipartimento Formazione nazionale di First Cisl hanno organizzato un corso dal titolo “La ‘datificazione’ applicata alle persone del lavoro: consapevolezza, tutela, presidio”, rivolto alle segreterie regionali/macroregionali e territoriali.

“Siamo nell’era della datificazione. É una fase in cui il sistema sociale, senza un ragionato intervento umano e senza l’indispensabile opera dei corpi intermedi, rischia di vedere progressivamente sostituite le relazioni esperienziali tra persone concrete con schemi di correlazione tra puri dati. Ogni attività umana – sottolinea Domenico Iodice, responsabile Settore C.A. First – è oggi potenzialmente interessata al fenomeno, ad essere trasformata cioè in dati scritti in codice binario. Non si tratta solo di ‘tracciamento’ e di ‘profilazione’ delle attività umane, che pure sono temi delicati, ma di una progressiva trasmutazione semantica dell’esperienza umana, che rischia di essere ridotta da valore intrinseco (fine) a set di dati di interesse economico (mezzo), per obiettivi di impresa e/o di controllo sociale. Anche in ambito lavorativo, a cominciare dal settore bancario, assistiamo ad una progressiva riduzione dell’esperienza umana da complesso di relazioni personali e professionali a set di dati prestazionali, oggetto di procedure gestionali automatizzate di analisi e di valutazione individualizzata, costruite mediante sistemi di intelligenza artificiale anche generativa. I criteri algoritmici (People Analytics) producono output ‘nutrendosi’ di informazioni relative a lavoratrici e lavoratori, di cui i database aziendali sono alimentati quotidianamente.
Per First Cisl – continua Iodice – l’IA non potrà e non dovrà mai riassumere, né tantomeno sostituire il complessivo contributo di conoscenze ed esperienze dato dalla persona del lavoro. L’algoritmo di misurazione della prestazione lavorativa, nella sua assurda pretesa di rappresentare scientificamente il lavoro umano tramite KPI (Key performance indicators), non potrà ridurre questo a una merce e la persona a mera risorsa economica. Occorre pertanto sviluppare un’azione di sensibilizzazione culturale dei quadri sindacali e delle lavoratrici e dei lavoratori sul tema dei diritti fondamentali nelle nuove modalità di lavoro, nonché una ragionata azione negoziale, sfruttando gli spazi e le forme di  contrattazione e di partecipazione offerti dalla normativa europea (Regolamento generale sulla protezione dei dati e Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale) e, soprattutto, dal Contratto collettivo nazionale di lavoro Abi recentemente rinnovato.
La Joint Declaration delle parti sociali europee del settore bancario, sottoscritta lo scorso 14 maggio 2024 – conclude Iodice – offre ulteriori spazi di partecipazione ai processi di trasformazione in corso che, come sindacato, intendiamo cogliere, sfruttando la disclosure informativa che le imprese hanno, almeno in termini di principio, accettato.”

Comunicazione First Cisl Lombardia