23 maggio 1992 – Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe

Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe

“Sono passati trentadue anni da quella tragica giornata di maggio, quando Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della loro scorta furono barbaramente uccisi nella strage di Capaci. Oggi abbiamo il dovere della memoria”, è quanto si legge sul sito della Cisl.

“Lo diremo forte e chiaro a Palermo, insieme alla Fondazione Falcone – le parole del segretario generale Cisl Luigi Sbarra – vogliamo e dobbiamo ricordare l’esempio del grande giudice palermitano insieme a Pierpaolo Borsellino, Piersanti Mattarella, ai tanti magistrati, esponenti delle forze dell’ordine, giornalisti, sindacalisti, semplici cittadini che hanno sacrificato la loro vita opponendosi alle barbarie della criminalità organizzata. Il nostro Paese, il mondo del lavoro, le nuove generazioni hanno le risorse per portare avanti il testimone che da questi eroi e servitori dello Stato è arrivato fino a noi. Ricordare, allora, non è solo un dovere morale, è anche un atto politico. (…) E per questo che la Cisl ha concretamente sostenuto l’istituzione del Museo della Memoria, dedicato ai due grandi giudici palermitani. Un luogo pensato per promuovere ad ogni livello la cultura della legalità, del lavoro libero e dignitoso, di uno sviluppo costruito attraverso il civismo contrattualizzato, ben tutelato, e il protagonismo dei lavoratori. (…) La Cisl indica tre riforme prioritarie. Chiediamo al Governo di supportare in Europa una direttiva che promuova l’estensione su tutto il continente della Legge La Torre sulla confisca dei beni mafiosi. Occorre istituire un fondo speciale per la sicurezza sul lavoro alimentato anche dalle risorse sottratte alle famiglie mafiose. Terza sfida, la partecipazione dei lavoratori alla vita delle aziende, antidoto determinante contro l’infiltrazione criminale nel tessuto produttivo”.

Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe

Comunicazione First Cisl Lombardia