Andrea Battistini, longevità: nuove domande, quali risposte

L’inverno demografico che sta investendo il nostro Paese caratterizzato da una società che invecchia e bassi tassi di natalità, porta con sé criticità e opportunità che il sistema bancario e assicurativo dovrebbero cogliere e affrontare in ragione del loro ruolo sociale e della centralità che li caratterizza all’interno del quadro socioeconomico italiano al quale devono garantire stabilità, crescita, mutualità, fiducia nei mercati e sostegno alle comunità di riferimento.

Questi i temi al centro del convegno organizzato da First Cisl Lombardia tenutosi questa mattina al Centro Congressi Fast a Milano al quale hanno preso parte l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, la professoressa Franca Maino, Patrizia Ordasso, responsabile direzione centrale affari sindacali del Gruppo ISP, Davide Pelucchi, responsabile relazioni industriali Gruppo Generali, Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl e Roberta Vaia, segretaria regionale CISL Lombardia.

“In Italia l’indice di vecchiaia, dato dal rapporto tra la popolazione over 65 anni e la popolazione tra 0-14 anni – ha sottolineato Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia – è pari a 193,1: ogni 100 giovani, ci sono 93 anziani. Rapporto aumentato del 60% dal 2000 al 2023 e destinato a salire ancora nei prossimi anni.  L’invecchiamento costituisce un nuovo rischio sociale, aumenta la domanda di cure personali e domestiche, nonché la pressione sul sistema sanitario nazionale e su quello assistenziale relativamente alla non autosufficienza. Una situazione in cui diventa indifferibile un patto tra parti sociali, Stato ed enti pubblici locali, al di fuori delle logiche speculative del mercato, per garantire a tutti, a parità di condizioni, l’accesso a forme integrative di assistenza, altrimenti accessibili a pochi.

In un contesto caratterizzato da un significativo aumento della povertà relativa e assoluta e della povertà relazionale a fronte di reti familiari sempre più deboli, le persone più anziane rischiano di veder aumentare l’esclusione sociale: è necessario evitare che la cosiddetta ‘popolazione silver’ venga considerata solo un’occasione di business. I profitti rivenienti dall’incremento della domanda dei servizi di cura dovrebbero essere reinvestiti nelle stesse attività di assistenza.

In materia previdenziale, la sostenibilità futura e il patto generazionale che la sostiene, può essere garantita solo attraverso un diverso approccio all’immigrazione, che rappresenta, se ben gestita, una variabile determinante nel prossimo futuro a sostenere e finanziare il sistema produttivo, economico e il nostro sistema di welfare. Una leva strategica, poco compresa e per niente utilizzata.

Il settore bancario e quello assicurativo – ha proseguito Battistini – potrebbero essere tra i principali attori di una politica volta a promuovere la solidarietà sociale e l’uguaglianza sostanziale, attraverso l’offerta di servizi accessibili a tutti, anche tramite il rafforzamento della previdenza complementare integrativa, i cui tassi di adesione, seppur in aumento, sono ancora troppo bassi e con una scarsa propensione alla contribuzione da parte dei giovani.”

Ad alimentare ulteriormente il disagio delle persone fragili e anziane si inserisce anche il fenomeno della desertificazione bancaria. Con la mancanza di sportelli bancari, viene meno anche un importante presidio sociale oltre che economico. In Lombardia 674mila persone vivono in Comuni che non registrano la presenza di sportelli bancari e 1 milione 198mila persone risiedono in Comuni con un solo sportello. Nel corso del 2023 in tutto il territorio regionale sono stati chiusi 203 sportelli (da 4.094 a 3.891).

Comunicazione First Cisl Lombardia


L’intervento introduttivo di Andrea Battistini