27 gennaio, per non dimenticare

L’editoriale di Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia, dal titolo: “27 gennaio, per non dimenticare”.

61585, non un numero qualsiasi, ma il numero di matricola assegnato ad Alberto Buoso l’8 di aprile 1944 al suo arrivo nel Lager di Mauthausen.

Questa è la storia di un uomo deportato e morto tra Auschwitz e Mauthausen, con “l’unica colpa di aver scioperato nel marzo del ’44 e sospettato di aver avuto contatti con il CLN clandestino in fabbrica”.

“Spesso la verità della stessa cosa può avere più aspetti, più verità, dipende da che angolo si guarda…, in questo caso la verità e la cosa giusta sono solo dalla parte di coloro che si sono opposti, in vario modo, all’abominio del nazismo e fascismo, ricordandoci che anche il fascismo è stato parte attiva/protagonista di atrocità che la mente umana sana non riesce a concepire. Non dobbiamo MAI dimenticare che il nazismo e il fascismo sono un reato, non un’opinione/idea politica. Nei fatti sestesi il tanto vituperato diritto di sciopero, forse oggi sottovalutato, ha nella sua genesi il sacrificio di persone ‘umili’, che nella loro semplicità, per la nostra libertà, democrazia e pace, hanno sacrificato la vita. Sesto città operaia, ha pagato un prezzo molto alto, non possiamo permetterci di dimenticare, anzi dobbiamo portarlo alle future generazioni come estremo atto pacifico per la libertà.”; le parole pronunciate dal nipote di Alberto, sindacalista First Cisl che porta lo stesso nome del nonno, in occasione della posa delle “pietre di inciampo” avvenuta lo scorso 15 gennaio a Sesto San Giovanni.

Una storia come milioni di storie, ma ognuna di esse rappresenta una persona, unica e inimitabile.

Una storia come milioni di storie, che purtroppo il tempo e l’incivile volontà degli uomini di dimenticare ciò che apparentemente non gli appartiene tende a dimenticare.

Una storia come milioni di storie, che serve a condannare le atrocità determinate dalla colpevole sottovalutazione di alcuni comportamenti.

Una storia come milioni di storie, che serve a capire come la conoscenza di alcuni avvenimenti sia indispensabile a comprendere cìò che non deve mai più accadere.

Una storia come milioni di storie, che è nostro dovere ricordare: per noi, per i nostri giovani e per le generazioni future.

Comunicazione First Cisl Lombardia

Allegati:

  • editoriale “27 gennaio, per non dimenticare”
  • lista trasporto/deportazione 2 dicembre 1944
  • lista ingresso Mauthausen 8 aprile 1944