25 Aprile, inno di speranza e di fede

L’editoriale di Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia, in occasione della Festa della Liberazione, dal titolo: “25 aprile, inno di speranza e di fede”.

“Parlare della Festa della Liberazione significa parlare di fascismo, Repubblica e Costituzione.

Al contrario del fascismo, che “si caratterizzò come un movimento nazionalista, autoritario, autocratico, razzista, anticomunista e totalitario“, la Repubblica, ’Stato del popolo’, “appartiene alle forme di democrazia rappresentativa”, in cui ”la sovranità viene esercitata dal popolo secondo forme stabilite dal sistema politico”.

La nostra Costituzione repubblicana nasce alla fine della Seconda Guerra Mondiale, dopo venti anni di dittatura fascista, allo scopo di ricostruire il Paese e ridare diritti, dignità e libertà agli individui.

Bellissima la descrizione che diede Meuccio Ruini, Presidente della Commissione per la Costituzione “Questa Carta che stiamo per darci è, essa stessa, un inno di speranza e di fede. Infondato è ogni timore che sarà facilmente divelta, sommersa, e che sparirà presto. No; abbiamo la certezza che durerà a lungo, e forse non finirà mai, ma si verrà completando ed adattando alle esigenze dell’esperienza storica”.

Festeggiamo il 25 Aprile per non dimenticare e per mantenere viva la memoria affinchè gli orrori del nazi-fascismo non si ripetano.

Festeggiamo il 25 aprile perché la storia custodisce le nostre origini, contestualizza e spiega la nostra cultura e il nostro quotidiano.

Festeggiamo il 25 Aprile per combattere nuove forme di fascismo come l’intolleranza, l’indifferenza, l’egoismo, la prevaricazione nei confronti degli altri, l’odio e il razzismo. Perché non diventino il pensiero dominante di una nuova società che vede, negli altri, nel diverso e nel più debole, il “nemico”.

Festeggiamo il 25 Aprile per riaffermare i principi declinati nei primi tre articoli della nostra Costituzione:

  • 1: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
  • 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
  • 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Buon 25 Aprile a tutti.

Comunicazione First Cisl Lombardia

 

Allegato:  editoriale “25 Aprile, inno di speranza e di fede”