Il 17 settembre del 2012 l’ONU istituì la Giornata Mondiale del Genitore (Global Day of Parents) per valorizzare il compito educativo quale fondamento della società.
I genitori, sia biologici che adottivi, hanno in mano il futuro, l’educazione dei loro bimbi!
Essere genitore comporta innumerevoli compiti nei confronti dei figli e spesso il ruolo del genitore si trova a dover rispondere ad alcune aspettative sociali alle quali, più o meno, i genitori si impongono di attenersi.
Osserviamo spesso nel ruolo genitoriale la necessità ed anche la difficoltà di adattarsi ad alcune modalità di comportamento che rispondono, più che altro, ad una richiesta implicita all’interno del contesto sociale e relazionale di riferimento piuttosto che ai valori dei genitori stessi.
Questo articolo vuole però sottolineare quelle che sono le potenzialità dell’essere genitore che, per quanto imperfetto sia, è dotato naturalmente di un amore che sa essere risorsa infinita per il figlio.
Sembra difficile crederlo ma anche il genitore più scapestrato può dotare un figlio di tutto ciò che gli serve per stare bene. Grazie all’amore puro e incondizionato, totalmente disinteressato, il genitore fornisce al figlio la linfa vitale che gli serve per vivere pienamente e profondamente le sue future relazioni.
Essere genitore è faticoso e difficile ma nello stesso tempo gratificante ed arricchente, non bisogna dimenticare che genitori non si nasce ma si diventa.
Può accadere che durante l’esperienza genitoriale ci si trovi a rivivere dei ricordi della propria infanzia. L’emergere di questi vissuti può quindi offrire la possibilità di rielaborare certe esperienze del proprio passato e di cogliere certi aspetti importanti, con la consapevolezza dell’essere adulto però, dando l’opportunità al genitore di crescere insieme al proprio figlio.
Si diventa genitori insieme ai propri figli non solo per legami di sangue ma soprattutto perché si riconosce nel figlio una persona “altra da sé”, che non è ad immagine e somiglianza del genitore: il figlio ha i propri desideri, sentimenti, progetti e pensieri.
Grazie al rapporto primario con il genitore il figlio può imparare ad avere, comprendere, fidarsi, perdonare, perdonarsi ed altro ancora. In questo rapporto può scoprire i valori e le capacità che gli servono per avere stima di sé rinforzando così la propria personalità.
Una componente fondamentale dell’identità del figlio è rappresentata dall’insieme delle relazioni affettive che egli ha stabilito con le prime persone di riferimento: i genitori appunto ma anche i nonni, i fratelli. Attraverso tali relazioni può soddisfare i suoi bisogni di sicurezza, appartenenza, autonomia, realizzazione ed arricchire così il suo “bagaglio emotivo” necessario per entrare in rapporto con gli altri.
Il rapporto genitori e figli può talvolta essere ostacolato da quelle che sono “interferenze economiche” (impegni incalzanti, esigenze lavorative ferree, ospedalizzazioni ecc….), tutto ciò potrebbe disturbare il rapporto tra il genitore-figlio creando incomprensioni. Per questo è importante cercare di creare empatia tra loro, ossia basarsi sulla verbalizzazione del “come ci si sente” cercando di con-dividere sempre di più l’aspetto emotivo del figlio e dando quindi più importanza alla qualità del rapporto piuttosto che alla quantità.
Attraverso la conoscenza delle emozioni del figlio, il genitore può fare da contenitore emotivo e quindi, oltre ad arrivare ad una conoscenza sempre più profonda, può allenarsi nel rassicurarlo rispetto alle paure, alle ansie e alle preoccupazioni che la crescita porta inevitabilmente con sé.
Sempre di più la corresponsabilità e la suddivisione dei compiti tra mamme e papà caratterizzano i nuovi modelli genitoriali.
La cura dei figli come opportunità di realizzazione per entrambi i genitori pone degli interrogativi e delle sfide importanti al sindacato rispetto ai modelli organizzativi del lavoro. Work Life Balance, definizione degli orari per i contratti part-time, regolamentazione dello smartworking sono gli argomenti più diffusi all’interno delle contrattazioni di settore in questi ultimi anni.
Dobbiamo anche rafforzare la contrattazione territoriale che può garantire servizi di prossimità costruendo un welfare a misura di famiglia, importante in questa direzione sapere attingere anche dalle risorse disponibili nel Pnrr.
Che il ruolo di genitore sia il lavoro più difficile del mondo, ogni genitore lo sa. E’ un “lavoro”, se così si può dire, che non ha orari, condizioni, riposi e contratti. Quando nasce un bambino, nasce un genitore e questa trasformazione non si ferma più, anzi ogni giorno si consolida e viene forgiata dalla vita.
Il sindacato vuole prendersi cura anche di questo lavoro perché sempre più madri e padri possano fruire dei congedi parentali in ugual misura senza timore di essere discriminati nei luoghi di lavoro.
Buona festa carissime mamme e carissimi papà!
Coordinamento Donne First Cisl Lombardia