L’editoriale di Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia, in occasione della Festa della Liberazione, dal titolo: “25 aprile, non c’è Pace senza Libertà, non c’è Libertà senza Pace”.
“Il 25 aprile è l’anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, con la definitiva caduta del regime fascista e la fine dell’occupazione nazista.
Una giornata importante che ci ricorda i valori sui quali abbiamo costruito le fondamenta del nostro Paese, democrazia, libertà, solidarietà, uguaglianza e di cui bisogna avere memoria perché la storia non si ripeta.
Il 25 aprile di 77 anni fa germogliava un nuovo spirito di libertà, un popolo si ritrovò unito intorno a valori universali, morali e civili, con una visione rivolta al futuro e il desiderio di ricostruire il Paese attraverso il riconoscimento della dignità e del rispetto delle persone.
Bisognava rafforzare un’identità nazionale in grado di cementare valori fondamentali quali la libertà e il diritto a progettare e vivere una società ideale basata sulla pace.
“Si scelga la pace.
Si smetta di mostrare i muscoli mentre la gente soffre.
Per favore, per favore: non abituiamoci alla guerra, impegniamoci tutti a chiedere a gran voce la pace, dai balconi e per le strade!
Pace!
Chi ha la responsabilità delle Nazioni ascolti il grido di pace della gente.
Ascolti quella inquietante domanda posta dagli scienziati quasi settant’anni fa: ‘Metteremo fine al genere umano, o l’umanità saprà rinunciare alla guerra?’ (Manifesto Russell-Einstein, 9 luglio 1955).”; un passaggio del messaggio Urbi et Orbi, pronunciato da Papa Francesco in occasione della celebrazione della Santa Pasqua.
Non c’è Pace senza Libertà, non c’è Libertà senza Pace.
In un mondo che a volte sembra non volere più parlarsi né ascoltarsi, Pace e Libertà, ovvero riconoscimento e accettazione dell’altro, anche se diverso, condivisione, rispetto dei diritti umani, della vita e della dignità delle persone, divengono valori universali sui quali costruire il
futuro dei popoli.
Un percorso che va oltre i confini nazionali, internazionali, i muri territoriali, politici, culturali, ideologici dentro i quali talvolta ci si rinchiude, muti e ciechi di fronte alla sofferenza umana e ai grandi cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo, da quelli climatici alla stress idrico, dai flussi migratori alle sfide energetiche e tecnologiche.
“Tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace. A questo mondo, si educa per la
competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si educherà per la
cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la pace.” (Maria Montessori).”
Comunicazione First Cisl Lombardia
All.: editoriale “25 aprile, non c’è Pace senza Libertà, non c’è Libertà senza Pace”