Battistini, non dimentichiamoci mai le persone e il patrimonio di valori che rappresentiamo

Il Congresso, sottolinea Andrea Battistini – Segretario First Cisl Lombardia – aprendo la sua relazione: “E’ il momento dei bilanci: ci si mette completamente in gioco e in discussione. Un momento di crescita personale e collettiva: ci si guarda allo specchio con gli occhi degli altri”.

Sentito e appassionato il ricordo della situazione pandemica che, soprattutto nei primi momenti, ha riverberato le sue drammatiche conseguenze sulla Lombardia: “Il numero impressionante di morti e di persone che hanno contratto il virus ha fatto vacillare molte delle nostre certezze, ci ha fatto sentire deboli e spaventati, ci ha ricordato che siamo vulnerabili, ci ha dato una dura lezione di vita. Abbiamo vissuto momenti molto difficili, ma proprio in quei momenti ci siamo uniti ancor di più, nel pianto ma anche nella volontà di andare avanti, nello sforzo comune per garantire ai nostri colleghi e associati le migliori condizioni di sicurezza possibili per contrastare la diffusione del virus”. Il Segretario generale  non risparmia alcune critiche “Spesso, nel silenzio colpevole di chi ci stava intorno, di chi non capiva quanto stesse realmente accadendo. Siamo anche stati attaccati per questo, ma andiamo orgogliosi delle posizioni che abbiamo preso”.

Battistini affronta dunque le parole chiave che sono il tema centrale del congresso ovvero, “i pilastri per sostenere la crescita collettiva dell’organizzazione”.

Del primo pilastro, la “diversità”, evidenzia come “Valorizzare la diversità significa opporsi all’omologazione, al ‘pensiero unico’, alla logica di schieramento che attiva dinamiche di esclusione e di emarginazione dei diversi, quindi ad un impoverimento del pensiero collettivo”.

Del secondo, osserva come la “partecipazione” sia “un concetto ampio che si realizza con diverse modalità e a diversi livelli” e, prosegue, “è proprio con la partecipazione che si perseguono i valori e gli obiettivi della democrazia economica necessari a favorire lo sviluppo della personalità umana e a realizzare la solidarietà e la giustizia sociale. Principi cardine intorno ai quali costruire una società che miri all’equità, alla crescita sostenibile, alla coesione e al benessere sociale.”

Il ”cambiamento”, sottolinea Battistini, “è continuo, inarrestabile, a geometrie e velocità variabili, è come il vento, Seneca ci ricorda che “Non si ferma con le mani”. Il cambiamento richiede responsabilità, competenza e coraggio, per affrontare le grandi sfide del presente e del prossimo futuro.”

Gli obiettivi che First Cisl si pone, sono perseguibili solo “rafforzando le proprie strutture a tutti i livelli, presidiando la base associativa, continuando a formare i quadri sindacali, aiutandoli a crescere, crescendo noi stessi ed infine rinnovando il gruppo dirigente, coinvolgendo più giovani e donne” senza dimenticare che “Il sindacato è uno strumento, non è fine a se stesso, non può scivolare nell’autoreferenzialità; per restare fedele ai suoi valori e stare al passo coi tempi e con i grandi cambiamenti che stanno avvenendo nella società e nel mondo del lavoro deve avere il coraggio di mettersi in discussione, di rinnovarsi”.

Trattando il tema della formazione, Battistini ribadisce come: “La Formazione deve accompagnare la crescita sindacale, a partire dai più giovani, e offrire uno spazio ai dirigenti sindacali di ogni livello affinché possano proporre idee e temi sui quali confrontarsi e lavorare insieme, nell’ottica di valorizzare pensieri e sensibilità differenti e fare di questa diversità un momento di arricchimento collettivo”.

Nel procedere della relazione, viene affrontata la questione di genere: “La possibilità di lavorare fuori dall’ambito familiare e casalingo ha permesso alle donne di emanciparsi, contribuire direttamente al sistema produttivo, sviluppare i propri talenti e favorire il superamento di una discriminazione culturale e socio-economica che ha caratterizzato, storicamente, il ruolo della donna nella società e nella famiglia. L’occupazione femminile genera un effetto moltiplicatore sul PIL, sia in termini di maggiore produttività, e quindi di consumi, che per la richiesta di servizi per sostituire il lavoro di cura precedentemente prestato da queste in via pressoché esclusiva nel modello del male-bradewinner. Bisogna uscire dal concetto di uguaglianza formale, per perseguire quella sostanziale, anche nei settori che la nostra Federazione rappresenta”.

Il sistema del credito in Lombardia necessita di affrontare nuove sfide quali “la digitalizzazione, i nuovi competitors (Google, Facebook, Amazon, Apple…solo per citarne alcuni), il rispetto dei requisiti patrimoniali, imposti dalla BCE per garantire stabilità al sistema economico anche in caso di crisi e le riorganizzazioni, che stanno comportando una forte concentrazione del settore in pochi grandi gruppi bancari con il progressivo allontanamento dai territori, in particolare quelli periferici”.

“Da quasi venti anni – ha continuato Battistini – non si parla più di ‘politiche commerciali’ ma solo e sempre di ‘pressioni commerciali’, a dimostrazione della patologica deriva che hanno assunto da ormai qualche decennio. Questa modalità oppressiva maschera inefficienze organizzative da parte dell’impresa e ci richiama a un maggiore impegno a tutela dei nostri associati e di tutti i lavoratori. La realtà è estremamente complessa e dobbiamo essere preparati: per cambiare, rinnovare e partecipare. Ci vogliono maggiori competenze, con la conoscenza inizia la contaminazione”.

“Il nostro obiettivo deve essere quello di migliorare la condizione lavorativa delle persone e, quindi, anche la loro vita: la contrattazione aziendale deve porsi come obiettivo il miglioramento dell’organizzazione del lavoro che, all’interno di procedure e processi endogeni ed esogeni, metta al centro le persone che devono riconoscersi in quel processo e farne parte”.

Nelle conclusioni, Andrea Battistini, riafferma e sottolinea la necessità di non dimenticare “mai le persone e il patrimonio di valori che rappresentiamo, non diamo mai nulla per scontato e cerchiamo di essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”.

Comunicazione First Cisl Lombardia