Buon S. Natale, un’occasione per rafforzare i nostri valori comuni e solidaristici

Il 2021 è stato l’anno dell’attesa, della speranza e della ripartenza.

Un anno caratterizzato da un’importante ripresa economica, un’intensa campagna per garantire la copertura vaccinale a tutta la popolazione, una grande e diffusa attenzione ai cambiamenti climatici, alla sostenibilità ambientale e sociale, oltre che alla transizione ecologica.

La pandemia ci ha messo a nudo, ha scoperto le nostre vulnerabilità individuali e collettive, la fragilità della nostra specie, del nostro pianeta.

E’ necessario, oggi più che mai, avere cura del delicato equilibrio tra persone e ambiente, tra disponibilità di risorse e utilizzo delle stesse, favorendo la diffusione di una cultura volta alla sostenibilità che garantisca alle generazioni future di poter soddisfare le proprie esigenze e di avere adeguate condizioni di vita e di benessere.

Lo chiedono con entusiasmo, forza e convinzione, i giovani, i movimenti ambientalisti, gli scienziati, la società civile.

Questi grandi cambiamenti, che la pandemia ha fatto emergere e accelerato ricordandoci le priorità della vita, richiedono il passaggio da modelli industriali poco sostenibili a sistemi innovativi che generino valore e garantiscano, al contempo, reddito e occupazione, da modelli consumistici a modelli caratterizzati da comportamenti individuali consapevoli e responsabili. Un cambiamento culturale, prima che produttivo e sistemico.

Il S. Natale non è solo un’importante ricorrenza religiosa e un’occasione per ritrovarsi e stare con le persone care, ma è anche un momento di riflessione, un’opportunità per fermarsi un attimo e provare a guardare con occhi diversi il mondo che ci circonda.

Don Lorenzo Milani, nei suoi pensieri, sosteneva che “Non c’è nulla che sia ingiusto quanto far parti uguali fra diseguali”, richiamando valori quali dignità e uguaglianza, che stanno alla base della convivenza civile e solidale tra persone, che trasformano individui in comunità.

La pandemia ci ha permesso di sperimentare il valore della comunità, ha rafforzato il senso di appartenenza a una società che non è costituita dalla mera somma di singoli individui, ci ha dimostrato che i grandi cambiamenti sono possibili, che insieme ce la possiamo fare.

Abbiamo vinto le nostre paure, ci siamo rafforzati, abbiamo preso coscienza delle nostre debolezze ma anche della nostra capacità di resistere e reagire, INSIEME.

C’è ancora molto da fare, ma abbiamo iniziato un percorso comune che dobbiamo proseguire.

Papa Francesco, in occasione di una sua visita alla scuola di don Milani, ricordando alcune parole del prete di Barbiana: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è avarizia”, lancia un appello alla responsabilità.

“Un appello che riguarda voi, cari giovani, ma prima di tutto noi, adulti, chiamati a vivere la libertà di coscienza in modo autentico, come ricerca del vero, del bello e del bene, pronti a pagare il prezzo che ciò comporta, e questo senza compromessi”.

“La crescita di una coscienza libera, capace di confrontarsi con la realtà e di orientarsi in essa guidata dall’amore, dalla voglia di compromettersi con gli altri, di farsi carico delle loro fatiche e ferite, di rifuggire da ogni egoismo per servire il bene comune”.

Bene comune, sostenibilità, centralità della persona e del lavoro, senso di comunità, abbattimento dei muri e creazione di ponti, senza distinzione di razza, genere, etnia, appartenenza religiosa, confini.

Penso che il S. Natale possa e debba essere anche un’occasione per mettere in discussione alcune nostre credenze, rafforzare i nostri valori comuni e solidaristici, senza dimenticarci delle ingiustizie e violenze che colpiscono le popolazioni in molte parti del mondo, delle sacche di povertà che ci circondano, soprattutto infantile, della iniqua distribuzione della ricchezza, dei flussi migratori di persone che fuggono da guerre, pestilenze, condizioni di vita miserabili, per garantire un futuro migliore a loro e alle loro famiglie.

A loro, a voi tutti e alle Vostre famiglie, va il mio pensiero.

Buon Natale

Andrea Battistini

All.:Non c’è nulla che sia ingiusto quanto far parti uguali fra diseguali”