Battistini, un minuto di silenzio

18 marzo 2021: prima “Giornata nazionale delle vittime del Covid”.

“E’ trascorso un anno, carico di paura, dolore e speranza.”, sottolinea Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia.

“Un anno che ha segnato le nostre esistenze e che ci ha costretti a mettere in discussione le nostre certezze e le nostre sicurezze, a ricercare nuovi equilibri, a confrontarci più da vicino con l’idea della morte.

In questo periodo ci siamo interrogati sul senso delle nostre vite, dei nostri ruoli, sia familiari che professionali, sul bene comune, sulle priorità, sul valore della solidarietà.

Bergamo, la mia città, è diventata un simbolo collettivo e mondiale, del dolore e della rinascita, della paura e della speranza.

Fermiamoci per un attimo, rivogliamo un pensiero ai tanti morti che questa pandemia non ancora domata ha causato, non dobbiamo e non possiamo dimenticare.

Stiamo vivendo un momento unico che ci offre l’opportunità di ripensare le nostre vite e alcuni dei modelli economici e sociali che caratterizzano la nostra società.

Chi ricopre ruoli istituzionali, oggi più che mai, deve contribuire alla gestione di questa grave emergenza sanitaria, mettendo al centro la persona e il benessere collettivo: il ruolo del sindacato resta fondamentale in una logica di costruzione delle soluzioni e di tenuta e rafforzamento della coesione sociale nel Paese”.

Questa mattina, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha deposto una corona di fiori davanti alla stele dedicata alle vittime della pandemia su cui è incisa una poesia di Ernesto Olivero – poeta campano fondatore del Sermig (Servizio Missionario Giovani).

Draghi si è soffermato a leggere la poesia che recita:

“Tu ci sei, sono convinto che tu ci sei accanto alle persone che muoiono sole, sole, con a volte incollato sul vetro della rianimazione il disegno di un nipote, un cuore, un bacetto, un saluto.

Tu ci sei, vicino a ognuno di loro, tu ci sei, dalla loro parte mentre lottano, tu ci sei e raccogli l’ultimo respiro, la resa d’amore a te.

Tu ci sei, muori con loro per portarli lassù dove con loro sarai in eterno, per sempre.

Tu ci sei, amico di ogni amico che muore a Bergamo, in Lombardia, in ogni parte del nostro tormentato paese.

Tu ci sei e sei tu che li consoli, che li abbracci, che tieni loro la mano, che trasformi in fiducia serena la loro paura.

Tu ci sei perché non abbandoni nessuno, tu che sei stato abbandonato da tutti.

Tu ci sei perché la tua paura, la tua sofferenza, l’ingiustizia della tua morte le hai offerte per ciascuno di noi.

Tu ci sei e sei il respiro di quanti in questi giorni non hanno più respiro.

Tu ci sei, sei lì, per farli respirare, per sempre. Sembra una speranza, ma è più di una speranza: è la certezza del tuo amore senza limiti.”

Comunicazione First Cisl Lombardia