Crédit Agricole – Creval, attenzione a occupazione e valorizzazione dei lavoratori

“Anche se da tempo se ne parlava diffusamente e non solo sulla stampa specializzata – dichiara Matteo Barbetta, coordinatore First Cisl Gruppo Creval – nelle ultime settimane la possibilità di un matrimonio con Crédit Agricole pareva essersi raffreddata. Una calma apparente che ieri, 23 novembre, si è trasformata con il lancio dell’   OPA di Crédit Agricole sul Credito Valtellinese. L’operazione che, sotto alcuni punti di vista si presenta come positiva, viene seguita con estrema attenzione da First Cisl: molte cose sono successe nel Creval in questi anni, compresa la contrazione dei posti di lavoro. Chiediamo, quindi, di porre al centro dell’attenzione, oltre alle sinergie di sistema, i lavoratori e le lavoratrici che spendendo la propria faccia e la propria reputazione personale hanno contribuito a sostenere la propria azienda anche nei momenti più bui del passato. Nel tempo – continua Barbetta – il risparmio e il credito sono stati i due pilastri che hanno sostenuto le economie locali e le imprese private del territorio e, in particolare, in Lombardia, in cui sono dislocati anche gli uffici di sede centrale e dove la territorialità della banca è stata un vanto per anni, vogliamo che questo patrimonio di professionalità e relazioni creata dalle donne e dagli uomini del Creval non venga dissipato. Sondrio e Milano, territori caratterizzati da una forte tradizione Creval, saranno sotto i nostri riflettori . Monitoreremo gli sviluppi di questa operazione annunciata ai mercati e, nelle sedi opportune, lavoreremo per la tutela dell’occupazione, dalla Lombardia alla Sicilia senza trascurare alcun territorio, alcun lavoratore. Donne e uomini del Creval – conclude il coordinatore – vogliono continuare a essere orgogliosi del loro lavoro e dei loro territori anche in un Gruppo bancario diverso dal loro”.

“L’operazione Intesa Sanpaolo-UBI – sottolinea Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia – ha impresso una forte accelerazione alle aggregazioni tra gruppi bancari, che merita la massima attenzione per le potenziali ricadute sull’occupazione, le condizioni di lavoro e i territori. In una regione come la Lombardia, in cui convivono una forte tradizione legata alla territorialità in provincia e una vocazione internazionale, in particolare a Milano, è importante che le operazioni non siano finalizzate solo a una riduzione dei costi e a una diversa ripartizione dei rischi, ma che i piani industriali abbiano una prospettiva che dia valore alle persone, ai territori e alle economie locali”.

Comunicazione First Cisl Lombardia