First Cisl dei Laghi, convegno su donne e occupazione oltre il coronavirus

Un convegno in tempi di post Covid-19 ponendo questo quesito: “Quali politiche per valorizzare il ruolo della donna e l’occupazione femminile?”. First Cisl dei Laghi ha organizzato una videoconferenza ripresa dai quotidiani La Prealpina e La Provincia che hanno titolato i rispettivi articoli “Le donne pagheranno il prezzo più alto” e “Il ruolo della donna nel lavoro. Rivedere i modelli culturali”; è quanto si legge sul sito First Cisl.

«Questo tema – dice ai due quotidiani il segretario generale di First Cisl dei Laghi, Alberto Broggi – è di grande attualità anche in relazione all’emergenza che abbiamo vissuto in questi mesi».

All’attenzione dei partecipanti sono stati posti i “dati che collocano il nostro paese agli ultimi posti in Europa nella classifica dell’occupazione femminile. Nel mondo bancario, in realtà, la presenza di donne ha raggiunto il 50%” «ma – ha ammonito Broggi – più progredisce la carriera più la differenza di genere diventa clamorosa, anche per quanto riguarda retribuzione ed organizzazione del lavoro: l’1% degli uomini lavora part time contro il 25% delle donne».

Nel corso dei lavori sono stati analizzati vari aspetti che durante l’emergenza Coronavirus hanno acuito le difficoltà delle donne continuando ad avere riflessi pesanti sulla gestione della vita quotidiana come la perdurante inibizione dei servizi scolastici. «Se gli asili restano chiusi e ora anche i campi estivi – ha detto ancora Alberto Broggi – saranno soprattutto le donne a scegliere di sacrificare il lavoro per prestare attenzione alla famiglia».

«In molti casi – ha aggiunto Rossella Dimaggio, assessore alle Pari opportunità del Comune di Varese – lo smart working diventa home working, un lavoro senza soluzione di continuità che passa dalla propria attività lavorativa, alla cura dei figli e della casa».

Per Elisabetta Artusio, responsabile del Coordinamento Donne di First Cisl, «la pandemia ha messo in risalto la fragilità femminile nel mondo del lavoro».

Una situazione che è radicata nel nostro stesso sistema produttivo, ha detto Lelio Demichelis, docente di Economia all’Università dell’Insubria, «che si fonda su un modello ipercompetitivo in cui la produttività deve crescere e i costi calare». Come si legge su La Prealpina e La Provincia, per il professore bisogna superare «i modelli che aumentano le diseguaglianze, anche di genere, pretendendo una piena attuazione della parità, sanzionando i comportamenti scorretti delle aziende e rendendo effettiva la conciliazione tra tempo di vita e tempo di lavoro, evitando le sovrapposizioni che si rischiano proprio con lo smart working».

Al termine dei lavori, la consapevolezza che la pandemia possa costituire un’occasione per disegnare il futuro è stata rimarcata dal segretario generale di First Cisl dei Laghi, Alberto Broggi che ha concluso invitando i partecipanti a non sprecare «questa possibilità, far tornare tutto come prima sarebbe un grave errore».