Gruppo Ubi Banca, misure a tutela dei lavoratori insufficienti e non applicabili

“L’estensione a tutto il territorio nazionale delle misure restrittive, annunciata dal Governo nella serata del 9 marzo – scrivono le Organizzazioni sindacali del Gruppo Ubi Banca in una lettera indirizzata all’Azienda – rende non più attuale la questione del superamento del confine tra zone particolarmente a rischio e restanti territori, rispetto alla quale l’azienda non aveva previsto – nei documenti diffusi dalla serata di domenica 8 marzo contenenti le indicazioni operative per i dipendenti – alcuna limitazione: posizione inaccettabile che avremmo posto alla Vostra attenzione. Fermo questo principio, rimane poi da affrontare la questione di quali siano le precauzioni e le misure da adottare per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro: le istruzioni ad oggi fornite da UBI non sono assolutamente sufficienti, applicate o applicabili, a partire dalle indicazioni fornite in tema di distanza minima. …”.

A tal proposito, i Responsabili sindacali del Gruppo Ubi avanzano alcune richieste in tema di: riduzione della mobilità (smart working); riduzione dei contatti (distanza minima 2 metri); dispositivi di sicurezzapulizia e sanificazione dei locali; accresciuto rischio rapina.

Comunicazione First Cisl Lombardia

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