Battistini, “AdessoBanca!” è una necessità per il Paese

Lo scorso 8 gennaio, hanno preso avvio le audizione davanti alla Commissione Finanza della Camera in merito al decreto legge 16 dicembre 2019 n. 142 “misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento”, che contiene tra le sue norme il c.d. salva Popolare di Bari.

I primi a essere auditi in commissione sono state le parti sociali ovvero le tre sigle confederali Cgil Cisl e Uil, a dimostrazione del fatto che i Sindacati, e i confederali in particolare, rivestono un ruolo fondamentale nel mondo del lavoro e nella società.

Nel corso del suo intervento, Giulio Romani – segretario nazionale Cisl – nel rappresentare la posizione confederale, ha evidenziato la necessità di “proteggere” l’occupazione all’interno della banca, in cui operano 2.707 dipendenti di età “mediamente giovane”.

“…se confondo gli investimenti sul meridione con il salvataggio di una banca – ha sottolineato Romani – rischio di non salvare del tutto la banca e sicuramente di non sviluppare il meridione … l’attuale situazione legislativa di regole oltre che di vigilanza, non supporta la prevenzione a “fenomeni” di questo tipo e non supporta adeguatamente lo svolgimento di funzioni bancarie a sostegno dell’interesse del Paese, a tutela dei depositi e a corretto indirizzo del credito come la Costituzione vorrebbe”.

Inoltre, è stata ribadita la necessità di aprire un tavolo con le parti sociali allo scopo di sviluppare un “ragionamento” complessivo sul sistema bancario.

A commento dell’intervento, il segretario generale First Cisl della Lombardia, Andrea Battistini, ribadisce la necessità di istituire il reato di “disastro bancario”, uno dei 6 punti contenuti in “AdessoBanca!”, il Manifesto  di Cisl e First Cisl per la tutela del risparmio e del lavoro”;