Battistini, alcune considerazioni sul Sistema di Welfare e Quota 100

 

Il decreto legge n. 4/2019 stabilisce i requisiti anagrafici e contributivi per andare in pensione con “Quota 100”, 62 anni di età e 38 di contributi. Entrambi i requisiti devono essere soddisfatti per poter presentare la domanda, con 60 anni di età e 40 di contributi, ad esempio, questa possibilità è preclusa. Il costo previsto per il triennio 2019-2021 è pari a 22 miliardi di euro.

“Esprimere alcune valutazioni sulle scelte effettuate non è semplice: nell’era dei tweet e dei messaggi brevi e provocatori, con cui Capi di Stato (Trump in primis) e di Governo si esprimono su tutto senza preoccuparsi di articolare un ragionamento e degli effetti sociali e culturali che questo comporta, perché non paga in termini di consenso, le grandi forze sociali, prima fra tutte il sindacato, sono chiamate ad uno sforzo e ad un  impegno ancora maggiore per offrire prospettive diverse e soluzioni alternative alle sfide in corso, trasformandole in opportunità. … In queste poche righe non voglio entrare nel merito di tutte le scelte effettuate o criticare quello che principalmente manca, a partire dagli investimenti e da un’idea di Paese aperto, internazionale, attrattivo e orientato al futuro. Mi limiterò ad alcune considerazioni sul sistema di welfare nel nostro Paese e su una delle principali bandiere del Governo, “Quota 100”, evitando eccessivi tecnicismi e offrendo più interrogativi che risposte”; sono solo alcuni dei passaggi del documento – di cui alleghiamo il link per una completa lettura – elaborato dal segretario generale First Cisl Lombardia, Andrea Battistini, appunto in tema di welfare e Quota 100.

Comunicazione First Cisl Lombardia

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