Battistini, la legge di bilancio non favorisce la modernizzazione delle imprese

“Lo smart working si propone, negli intendimenti del legislatore, di incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. È una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato senza precisi vincoli di orario e luogo di lavoro. L’accordo individuale, che è uno dei suoi elementi costitutivi  – dichiara Andrea Battistini, segretario generale FIRST Cisl Lombardia, a margine del convegno “Equilibrio tra vita e lavoro” – definisce luoghi, orari, responsabilità disciplinare, potere direttivo e di controllo, formazione e altri elementi relativi al rapporto di lavoro. Tale accordo è però uno dei suoi principali elementi di debolezza, considerata l’asimmetria di potere delle parti, datore di lavoro e lavoratore, nella pattuizione individuale. Diventa pertanto fondamentale una regolamentazione con accordi collettivi, che definisca una cornice coerente con l’organizzazione del lavoro e il contesto aziendale, per evitare che l’accordo individuale diventi un elemento destrutturante del rapporto di lavoro, invece che valorizzante dell’autonomia e delle preferenze dei singoli individui”.

“Il lavoro agile sta sostituendo e superando il telelavoro, caratterizzato da una eccessiva rigidità della prestazione lavorativa, sia in termini di orario di lavoro che di luogo. È uno strumento di conciliazione vita lavoro che determina vantaggi significativi sia per le imprese che per i lavoratori: favorisce una maggiore produttività, riduce i costi fissi, soddisfa e motiva i lavoratori responsabilizzandoli, riduce l’assenteismo, beneficia di sgravi contributivi, favorisce la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, riduce i costi legati agli spostamenti e tutte le esternalità negative correlate, traffico e inquinamento in primis”.

“Il lavoro agile, da solo – continua Battistini – non è sufficiente però a dare risposte adeguate alle necessità dei lavoratori, ma deve essere inserito in un sistema articolato di welfare aziendale, che favorisca l’innovazione dei modelli organizzativi delle aziende, la produttività, la conciliazione vita lavoro delle persone, la risposta ai sempre più articolati bisogni che provengono dalla società”.

“Si tratta di una sfida culturale, economica e sociale necessaria per dare risposte a mercati sempre più competitivi e ai bisogni sociali delle persone e delle famiglie che possono contare sempre meno sul primo pilastro, il welfare pubblico, a causa dei numerosi vincoli di bilancio, delle sempre minori risorse disponibili, e alla iniquità della loro distribuzione sulle diverse prestazioni erogate dallo Stato”.

“In questo contesto il ruolo del sindacato e della contrattazione decentrata, sono determinanti per favorire la modernizzazione delle imprese, il rilancio dell’economia e del mercato del lavoro.
Purtroppo – conclude Battistini – gli interventi inseriti nella legge di bilancio 2019 vanno in una direzione opposta e non danno alcuna risposta concreta a queste necessità, ed è per questo motivo che il 9 febbraio parteciperemo convintamente alla manifestazione unitaria che si terrà a Roma, per rimettere al centro il lavoro e le persone, contrastando le politiche populiste e isolazioniste in atto che, invece di unire la società, si propongono di dividerla”.

Comunicazione First Cisl Lombardia