Battistini, AdessoBanca!, proposte per il bene del Paese

A margine del Consiglio generale First Cisl Lombardia, abbiamo posto alcune domande al segretario generale regionale dei bancari, Andrea Battistini.

D. Andrea, come è possibile che l’atteggiamento di parte dell’opinione pubblica nei confronti delle banche sia talmente mutato tanto che si siano diffusi sentimenti di sfiducia, per non dire disprezzo?

R. “Le cause di questa situazione sono diverse, ma tra loro connesse. Una variabile è endogena: il comportamento di alcuni banchieri, a fronte di compensi milionari e ingiustificati, ha snaturato il ruolo sociale delle banche, perseguito in modo autoreferenziale obiettivi di brevissimo periodo, generato danni reputazionali, patrimoniali e, in alcuni casi, il dissesto finanziario delle aziende. L’indifferenza sociale di alcuni imprenditori spesso genera conseguenze nefaste per l’intero settore economico di appartenenza: le banche poste in risoluzione rappresentavano complessivamente soltanto l’1% delle attività del sistema, ma le ripercussioni del loro dissesto hanno generato un danno reputazionale sistemico. Le altre variabili sono esogene, una diffusa campagna di disinformazione e generalizzazioni che ha penalizzato anche tutte le aziende che hanno operato correttamente e il ruolo dei vari Governi che si sono succeduti rispetto ai temi dei risparmio e del credito. La nostra Repubblica si fonda sul lavoro (art.1 Costituzione), il lavoratore ha diritto ad una retribuzione adeguata a garantirgli un’esistenza libera e dignitosa (art. 36 Costituzione), la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio, disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito (art. 47 Costituzione). La tutela del risparmio è finalizzata proprio al perseguimento di quegli obiettivi che i padri costituenti hanno chiaramente individuato”.

D. Quale è stata la risposta della politica?

R. “Invece di assumersi le proprie responsabilità per l’assenza o la scarsa efficacia del sistema di controlli, che deve garantire, e l’attivazione di un sistema di regole che prevenga certi comportamenti manageriali rendendo effettivo il sistema dei controlli di cui è responsabile e persegua i responsabili dei dissesti, magari introducendo il reato di disastro bancario, ha preferito alimentare una pesantissima campagna politica, mediatica, e ora anche fiscale, contro le banche. Un po’ come buttare il bambino con l’acqua sporca. Le banche hanno un ruolo centrale nel Paese e nell’economia, raccolgono il risparmio che impiegano per creare ricchezza e garantire anche l’esercizio della libera attività economica (art. 41 Costituzione).  Per recuperare stabilità economica e credibilità occorre che il potere legislativo riveda in modo organico, articolato e complessivo il sistema di governance delle imprese bancarie. La posizione anche dell’attuale Governo, in continuità con il recente passato, è populista, si preferisce parlare alla pancia della gente, che perseguire i doveri che la Costituzione impone rispetto alla tutela del risparmio degli italiani e al credito per rilanciare la nostra economia e creare occupazione. E’ necessario intervenire sulla governance delle banche, rafforzare i controlli, riscrivere le regole, favorire una educazione finanziaria nel Paese, che purtroppo manca. Per il momento la politica preferisce scaricare le proprie responsabilità sul “nemico” di turno, le banche, scegliendo una via che rischia di essere per tutti perdente. First Cisl non ci sta e, con il suo manifesto AdessoBanca!, e le proposte per il rinnovo del contratto collettivo di categoria che verranno discusse con la propria base associativa nelle prossime settimane, intende perseguire la via del rinnovamento verso una riforma socialmente utile del sistema bancario. L’obiettivo non è il mero perseguimento di un interesse corporativo, ma il bene del Paese”.

Comunicazione First Cisl Lombardia