Intesa Sanpaolo, anticipo delle uscite a vantaggio del ricambio generazionale

L’accordo sottoscritto in merito alla gestione del piano di esodi del gruppo Intesa Sanpaolo prevede di accogliere tutte le 6.850 richieste di uscita pervenute, che verranno scaglionate anche oltre la scadenza prima indicata del 30 giugno 2019 tramite due ulteriori finestre il 31 dicembre 2019 e il 30 giugno 2020. A fine 2017 usciranno circa 600 lavoratori, altri 3.000 nel 2018 (1.200 dei quali ad aprile), 1.800 nel 2019 e i rimanenti nel 2020. I 1.500 ingressi si sommano alle stabilizzazioni già pattuite per 200 tempi determinati delle ex venete ed alle almeno 150 assunzioni previste dall’accordo siglato in febbraio. Le assunzioni, tutte a tempo indeterminato, saranno effettuate, oltre che con modalità tradizionali per 1.000 lavoratori, anche per “nuovi mestieri”, vale a dire con contratti a tempo parziale abbinati a contratti di agenzia dopo un periodo di formazione a carico dell’azienda.

“Un accordo – sottolinea Pier Paolo Merlini, segretario generale First Cisl Lombardia – che stabilizzando il lavoro di circa 2.000 nuove giovani risorse determina la continuazione del ricambio generazionale in atto, sia in Intesa Sanpaolo sia nel sempre più complesso mondo del credito”.

Commenti e ulteriori dettagli in un articolo pubblicato sul sito First Cisl.

Comunicazione First Cisl Lombardia