First Cisl Lombardia, accordo Intesa Sanpaolo un percorso ancora lungo

Una situazione, quella di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che era ormai compromessa da tempo.

La dichiarazione di “stato di dissesto o rischio di dissesto” della BCE e l’avvio della procedura di liquidazione coatta amministrativa da parte di  Banca d’Italia non  lasciavano dubbi.

L’ intervento di Intesa Sanpaolo, favorito dal decreto in corso di conversione in legge – già approvato alla Camera – più che un aiuto alle banche è un aiuto reale a un sistema, quello del credito, fondamentale e strategico per l’intero Paese.

La combinazione delle due azioni, decreto e acquisizione, ha consentito di gettare le basi per una soluzione che, attraverso l’accesso volontario al Fondo esuberi di settore, permetterà di non perdere occupazione e professionalità a tutto vantaggio della clientela delle due banche.

La questione rimane comunque molto complessa. L’accordo firmato nella notte di ieri è solo la prima tappa, forse nemmeno la più difficile, di un percorso ancora lungo e difficile.

“Siamo soddisfatti del primo pezzo di strada, ma ne resta da fare ancora molta per tutelare i lavoratori sul territorio e per dare risposte sul futuro degli oltre settecento dipendenti rimasti fuori dal perimetro di Intesa Sanpaolo”: è una frase estratta dal primo commento del segretario generale di First Cisl, Giulio Romani.

“Garantiremo un aiuto materiale a tutti quei lavoratori che accederanno al Fondo esuberi – dichiara Pier Paolo Merlni, segretario generale First Cisl Lombardia – tramite il controllo degli estratti conto retributivi individuali. Inoltre, grazie all’accordo in essere tra EsoFirst Lombardia – il settore di First che si occupa esclusivamente di esodati – e Fnp Lombardia – la federazione dei pensionati – abbiamo elaborato un ‘programma’ in grado di eseguire una simulazione di calcolo dell’importo relativo all’assegno che ogni esodando percepirà mensilmente”.

Comunicazione First Cisl Lombardia