Equitalia, il 26 maggio i lavoratori tornano in piazza

Le assemblee dei lavoratori di Equitalia, che si sono svolte su tutto il territorio nazionale, hanno confermato lo sciopero del prossimo 26 maggio e la manifestazione davanti a Palazzo Montecitorio – sede del Parlamento – a Roma.

Il decreto legge n. 193 del 22/10/16, convertito in legge n. 225 1/12/16, recante “disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili” ha di fatto sancito la chiusura di Equitalia e la sua trasformazione in Ente Pubblico Economico strumentale all’Agenzia delle Entrate.

La riforma, con l’unico, demagogico scopo di abbattere a livello di immagine il “mostro Equitalia”, ha però modificato in pejus non solo l’organizzazione aziendale e le materiali condizioni quotidiane di lavoro ma, per quanto riguarda gli effetti sui lavoratori, sia gli spazi di contrattazione che le modalità di ogni possibile confronto.

In questo contesto, la conferma della prosecuzione dello stato di agitazione di tutta la categoria – i cui obiettivi principali possono essere sintetizzati, unitamente al merito delle problematiche aperte, nella richiesta di riforma del Fondo di previdenza e nella ripresa delle trattative per il rinnovo del Ccnl – diventa una questione di fondamentale importanza.

Di particolare rilievo la “battaglia” legata al Fondo di previdenza, finalizzata a garantire un ritorno concreto a ogni collega delle risorse versate al Fondo nazionale, in modo da assicurare una prestazione aggiuntiva alla pensione al momento della maturazione del diritto.

“Solidarietà e sostegno a tutti i lavoratori. Non può trattarsi – commenta la segreteria di First Cisl Lombardia – esclusivamente di una questione di facciata a danno degli operatori della riscossione che da sempre svolgono il proprio lavoro nel rispetto delle regole che disciplinano il settore”.

Comunicazione First Cisl Lombardia