Ubi Banca, esuberi e ritocco dei salari

Non c’è tregua…Ubi Banca conferma il closing ovvero l’acquisizione di Nuova Banca Marche, Carichieti e Nuova Banca Etruria e contemporaneamente annuncia la revisione del Piano industriale 2020.

“I 4000 esuberi complessivi dichiarati e la chiusura di oltre 370 sportelli – commenta Riccardo Colombani, della segreteria nazionale First Cisl – costituiscono una nuova sfida per verificare la solidità delle relazioni industriali nel Gruppo e la concretezza dei valori etici e sociali conclamati dal vertice di Ubi”

“L’obiettivo di cost-income al 52%, inclusi gli oneri di ristrutturazione – aggiunge Andrea Battistini, coordinatore di First Cisl in Ubi – ci fa temere che ci sia la volontà di ridurre progressivamente il salario dei lavoratori, ipotesi per noi insostenibile dopo anni di grandi sacrifici richiesti alla categoria. Attendiamo l’incontro con il ceo – conclude Battistini – per avere chiarimenti e verificare se ci saranno condizioni adeguate per avviare un confronto costruttivo che possa portare a un’intesa complessiva, nel solco degli accordi precedenti, che preveda nuove assunzioni e l’utilizzo di strumenti attivabili su base volontaria”.

La segreteria di First Cisl Lombardia, sottolinea come “non possano essere sempre e solo i lavoratori a pagare il conto. Volontarietà nelle scelte e occupazione sono temi imprescindibili all’interno di una dialettica costruttiva tra aziende e sindacati”.