INVITALIA – L’indifferenza del Governo sulla perdita di 135 professionisti dedicati alla ricostruzione post-terremoto

Al limite del paradosso!… Così si può certamente definire la situazione di 135 tra ingegneri ed architetti dipendenti dell’Azienda Invitalia, controllata al 100% dal Ministero dell’Economia e Finanze, per i quali lo spettro della disoccupazione avanza sinistro in modo molto veloce (80 quelli con contratto in scadenza al 30 giugno 2019, i restanti a fine anno), nonostante siano tutti impegnati nelle varie attività di ricostruzione post-terremoto in Emilia Romagna. Professionisti dedicati ad attività di responsabilità e delicatezza e per i quali appare all’orizzonte uno scenario disastroso: l’interruzione burrascosa del rapporto di lavoro proprio a causa di un decreto del Governo che impedisce il rinnovo contrattuale di questi dipendenti con esperienze di altissimo profilo e che hanno contribuito in maniera fattiva alla ripresa economica e sociale di un territorio duramente colpito dal terremoto del 2012. Peraltro la loro eventuale disoccupazione rallenterebbe anche l’intero percorso di risanamento edilizio post-sisma, senza che siano diminuite le attività ancora da svolgere. Le Organizzazioni Sindacali hanno ottenuto un incontro con l’Assessore regionale alle Attività Produttive Palma Costi, con la quale hanno analizzato la situazione e definito che, al momento, la “partita” è tutta da “giocare” al MEF; la posta in gioco, però, è molto alta, sia per i lavoratori coinvolti, sia per l’intero territorio.

Al link qui sotto potete leggere il comunicato stampa congiunto di CGIL-CISL-UIL e delle rispettive Federazioni di categoria.

https://www.firstcisl.it/ambofe/wp-content/uploads/sites/41/2019/06/Invitalia-Comunicato-stampa-OO.SS_.-del-03-06-2019.pdf