Le parole di Lucia e i silenzi dell’Abi

All’assemblea di Cgil Cisl e Uil di Assago una giovane delegata di First Cisl, Lucia Sacco, ha messo le banche davanti alle loro responsabilità verso il Paese: con i tagli perdiamo tutti.

Un richiamo forte ai valori su cui si fonda una comunità. E una lezione da tenere a mente nella trattativa per il contratto nazionale. Non solo numeri, dietro agli sportelli che chiudono ci sono persone in carne ed ossa, imprese in difficoltà, economie locali che vacillano. Lucia Sacco, 30 anni, dipendente di una banca online, ha incontrato il sindacato da pochi mesi ma ha già le idee chiare. E’ entrata in First Cisl, dice, perché “ho scoperto che condividevamo gli stessi valori di solidarietà civile, giustizia sociale, dignità del lavoro”. Gli stessi valori di cui ha parlato dal palco dell’assemblea dei delegati di Cgil Cisl e Uil che si tenuta ad Assago.

Le banche stanno puntando tutto sulla riduzione dei costi, ha ricordato Lucia, perché “l’unico stakeholder che interessa loro è l’azionista di riferimento”. La continua emorragia di posti di lavoro nel settore, non compensata dalle pochissime assunzioni, riflette una mentalità e una cultura, quella della “ossessione per la trimestrale”, che First Cisl denuncia da tempo. È la cultura che sembra ispirare anche l’approccio delle banche all’innovazione tecnologica, vista più come un’occasione per comprimere ulteriormente i costi che come un’opportunità di assicurare nuovi ricavi. Una strategia miope, che si riflette in un danno non solo per il sistema bancario e i suoi lavoratori, ma per l’intera comunità.

Sotto questo aspetto, ha denunciato davanti a migliaia di suoi colleghi Lucia, non pare esservi grande differenza tra gli istituti di credito tradizionali e i newcomer, i colossi del web che si apprestano ad accaparrarsi “pezzi di attività bancaria: per loro il mantra della riduzione dei costi è ancora più ossessivo”. L’esatto contrario di quello che serve: “Le banche devono accettare le sfide dell’innovazione tecnologica per offrire ai propri clienti servizi di qualità, anche personalizzati, e per fare questo – ha sottolineato Lucia – sono fondamentali la professionalità e la formazione dei propri dipendenti”.

È la posizione che i sindacati sostengono al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale con l’Abi, che finora si è mostrata sfuggente su questa come sulle altre richieste contenute nella piattaforma approvata dal 98% dei lavoratori. Vedremo se le iniziative annunciate oggi unitariamente convinceranno i banchieri che è ora di fare sul serio. Nel frattempo qualcuno di loro potrebbe prendere ripetizioni da Lucia.