La desertificazione bancaria in Veneto continua ad avanzare, lasciando intere comunità senza sportelli bancari, attività economiche in difficoltà e immobili bancari trasformati in spazi vuoti. È quanto emerge dal Corriere del Veneto, dal Corriere di Verona e dal Corriere delle Alpi, che fotografano con chiarezza il fenomeno alla luce dell’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba di First Cisl, elaborato su dati resi disponibili al 30 settembre 2025 da Banca d’Italia e Istat.
Ad aprire la rassegna sono le testate regionali del sistema Corriere della Sera, il Corriere del Veneto e il Corriere di Verona, che titolano “Banche, avanza il deserto degli sportelli” e mettono in guardia dai rischi della possibile fusione tra Banco Bpm e Crédit Agricole Italia. Secondo lo studio della Fondazione Fiba di First Cisl, tale operazione comporterebbe la chiusura di centinaia di filiali e nuove ricadute occupazionali, aggravando una situazione già critica.
In Veneto, infatti, oltre 200mila persone vivono in comuni senza alcuna banca, mentre altre 150mila famiglie hanno a disposizione una sola filiale nel territorio comunale. I comuni senza sportelli sono 113, e quelli con un solo sportello 150 (19%).
La voce di First Cisl è chiara e preoccupata. La Segretaria generale First Cisl Alto Adige Trentino Veneto, Rosaria Di Martino, sottolinea al Corriere del Veneto e al Corriere di Verona che il fenomeno di desertificazione bancaria “non si arresta, nonostante alcune banche cooperative vadano in controtendenza. Si pensa che la digitalizzazione possa sostituire gli sportelli, ma questo è vero solo fino a un certo punto”.
Di Martino rimarca come la chiusura degli sportelli colpisca soprattutto gli anziani, spesso non in grado di utilizzare l’home banking, e le piccole imprese, abituate a un rapporto diretto con il bancario. Per operazioni complesse, come mutui o affidamenti, i cittadini hanno bisogno di un interlocutore umano. La Segretaria generale della macroregione aggiunge: “La cultura finanziaria è ancora molto ridotta. L’esperienza delle ex banche popolari venete dimostra quanto sia rischioso affidarsi senza comprendere le scelte compiute”.
Il Corriere delle Alpi, titolando “Sportelli bancari: Veneto penalizzato”, conferma la gravità del fenomeno su scala nazionale. Nei primi nove mesi del 2025 sono stati chiusi 268 sportelli bancari in Italia. Le regioni più colpite sono Basilicata, Marche e Veneto. Oggi 3.419 comuni italiani (il 43,3%) sono privi di una filiale bancaria, mentre ulteriori chiusure sono attese a seguito degli accorpamenti annunciati da Bper e alle possibili integrazioni tra Banco Bpm e Crédit Agricole.
“Da banche a luoghi fantasma decine di immobili in vendita”, è infine il titolo di un ulteriore articolo del Corriere del Veneto – nell’edizione di Padova e Rovigo – firmato dal giornalista Davide D’Attino. Nel sottolineare una “incessante chiusura delle filiali degli istituti di credito. Non solo nei piccoli centri, ma anche nelle città di medio-grandi dimensioni come Padova”, il quotidiano veneto richiama ancora l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba di First Cisl. “Oggi, in Veneto – si legge – più di 200mila persone abitano in comuni privi di sportelli bancari. Ed altre 500mila ne hanno a disposizione soltanto uno. Nel territorio euganeo, specificamente, non c’è traccia di istituti di credito a Veggiano, Casale di Scodosia, Pozzonovo, Polverara e Agna. Mentre a Vigodarzere, Loreggia, Curtarolo e Borgo Veneto ne è rimasto solo uno. Motivo per cui, prendendo peraltro in considerazione solamente due colossi come Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena, si contano a centinaia, nel Padovano, le unità immobiliari in cerca di un compratore, per un valore di mercato di decine di milioni di euro”.
La razionalizzazione della rete commerciale pone il problema degli immobili. Come evidenzia il Corriere del Veneto, ad essere coinvolti sono svariati edifici di proprietà di Intesa Sanpaolo, dell’ex Cassa di Risparmio del Veneto, dell’ex Banca Antonveneta e della Banca Monte dei Paschi di Siena.
Qui il 14° report dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl aggiornato al 30 settembre 2025
Qui tutti i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba
Qui i dati sulla desertificazione bancaria in Veneto
						
	
			