“Sono calati i prestiti al settore produttivo. First Cisl: – 330 miliardi dal 2011 al 2024, le più penalizzate sono le piccole e medie imprese”. Così titola Il Tirreno nell’articolo a firma di Francesco Paletti, citando il dato nazionale del calo dei prestiti alle imprese, elaborato dalla Fondazione Fiba di First Cisl nella sua ultima analisi. Come riporta il sito di First Cisl Toscana, in tale regione nel 2024 i finanziamenti ai settori produttivi sono diminuiti dell’1,8% e fino a – 6,8% per le pmi.
Il Segretario generale First Cisl Toscana Marco Lenzini, intervistato sulle colonne del Tirreno, ha ribadito che “la situazione è preoccupante perché queste realtà costituiscono il vero motore del sistema produttivo e occupazionale toscano ed italiano e, in una fase complessa e di crisi come quella attuale, avrebbero bisogno di un maggiore sostegno e vicinanza da parte del sistema bancario”.
“Eppure il sistema bancario italiano, in questo periodo, ha goduto di buonissima salute sia sul piano patrimoniale che su quello reddituale, cosa che stride in modo allarmante con le crescenti difficoltà di accesso al credito delle imprese e, in generale, dell’economia reale, famiglie incluse. Una contraddizione che solleva, inevitabilmente, interrogativi rilevanti sul ruolo attivo delle banche nel sostenere la crescita e lo sviluppo del paese” ha proseguito Lenzini.
Sempre riferendosi alla Toscana, il segretario regionale ha così commentato: “Da noi, a fine 2024, sono presenti ben 58 istituti di credito, 21 dei quali con sede amministrativa nel territorio regionale e tra questi spiccano le banche di credito cooperativo che svolgono una funzione fondamentale di prossimità e presenza in termini di supporto all’economia reale”.
“Spesso, come First Cisl, abbiamo parlato di credito sartoriale in riferimento alla clientela privata, ma è proprio nel rapporto con il mondo imprenditoriale che questa terminologia risulta anche più appropriata, dato che le aziende, spesso, necessitano di soluzioni finanziarie personalizzate, flessibili ed anche tempestive, capaci di adattarsi alla diversità dei settori, delle dimensioni e delle fasi del ciclo di vita aziendale”. Per questo Lenzini ha lanciato un appello alle banche di prossimità, soprattutto a quelle di credito cooperativo: “Devono portare avanti un principio cardine come quello della concessione dei finanziamenti e dei fidi sulla base di esami approfonditi dell’azienda e non basandosi solo sul sistema di rating dato da elaborazioni computerizzate, perché in questo ambito l’intelligenza artificiale dovrà essere sì di supporto ai lavoratori del settore, ma mai sostitutiva: solo così potremmo far crescere l’economia reale”.
“Gli istituti bancari devono continuare e in alcuni casi riprendere a fare le banche, mettendo al centro la tutela del risparmio e l’esercizio del credito come da dettato costituzionale” ha concluso il Segretario generale First Cisl Toscana.
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