Futuro Attuale: le principali considerazioni della Covip nella Relazione annuale

È online il nuovo numero di Futuro Attuale, il periodico di First Cisl che approfondisce i temi della previdenza complementare e del welfare. Di seguito, una quadro sintetico dei contenuti del numero di luglio 2025:

Le principali considerazioni della Covip nella sua Relazione annuale
La Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione), nella sua Relazione annuale pubblicata a giugno 2025, conferma una fase positiva per la previdenza complementare: aumentano gli iscritti, cresce il patrimonio gestito e si rafforza la capacità del sistema di contribuire alla sostenibilità del modello pensionistico italiano. Tuttavia, permangono criticità strutturali: la partecipazione è ancora sbilanciata verso alcune categorie (uomini, lavoratori maturi, residenti al Centro-Nord), mentre restano sottorappresentati i giovani, le donne e i residenti nel Mezzogiorno. La Commissione propone un modello d’investimento più dinamico per i giovani, nuove modalità di erogazione della prestazione (es. prelievi programmati) e incentivi fiscali per favorire l’adesione. Centrale resta il ruolo dell’educazione previdenziale, considerata leva fondamentale per scelte consapevoli.

La previdenza complementare al 30 marzo 2025
I dati aggiornati al primo trimestre del 2025 confermano la crescita delle posizioni in essere nelle diverse forme pensionistiche: il totale raggiunge i 10,1 milioni, con aumenti significativi nei fondi negoziali (+1,8%), nei fondi aperti (+2,2%) e nei PIP (+0,7%). I settori più dinamici restano quello edile, il pubblico impiego e l’industria metalmeccanica. La raccolta complessiva del trimestre è pari a 4,2 miliardi di euro, mentre il patrimonio complessivo supera i 244 miliardi. La volatilità dei mercati ha inciso negativamente sui rendimenti del trimestre, ma quelli su base decennale restano positivi, specialmente nelle linee azionarie.

Tfr e previdenza complementare
Nel 2024 il flusso complessivo di Tfr generato nel sistema produttivo è stato di circa 32,7 miliardi di euro. Di questi, 17,6 miliardi sono rimasti accantonati presso le aziende, 8,6 miliardi sono stati versati alle forme di previdenza complementare e 6,5 miliardi sono confluiti nel Fondo di Tesoreria. Con una quota pari solo al 23,8% del totale, la destinazione del Tfr alla previdenza complementare resta ancora marginale. Serve promuovere una scelta attiva e consapevole per rafforzare il secondo pilastro pensionistico.

Fondi pensione e investimento italiano
Gli investimenti dei fondi pensione in strumenti finanziari domestici sono in calo, specie nei titoli di Stato e negli immobili. Il peso della componente domestica è sceso al 20,5%. Secondo Covip, questo trend è legato alla composizione dei benchmark di mercato, sempre più globali, e alla debolezza strutturale del mercato italiano del capitale di rischio e del debito privato. Covip invita a una riflessione strategica sul ruolo dei fondi pensione nel sostegno all’economia nazionale.