Genitorialità, servono visione e impegno concreto: il manifesto First Cisl

Le famiglie continuano a restringersi, “sono sempre più piccole e frammentate. Nel biennio 2023-2024 le persone sole costituiscono il 36,2 per cento delle famiglie, mentre le coppie con figli scendono al 28,2 per cento. L’instabilità coniugale, la bassa fecondità e il posticipo della genitorialità favoriscono la crescita di famiglie senza figli o monogenitoriali”. Lo riferisce il recentissimo “Rapporto annuale 2025. La situazione del Paese” dell’Istat (Rapporto in pillole).

Numeri che fanno riflettere. Il calo delle nascite, un dato ormai strutturale in Italia (1,2 figlie o figli per ogni donna nel 2023 – Istat 2023) e il fatto che meno di una coppia su tre decida di avere una discendenza, ci pone un interrogativo: dove sta andando la genitorialità in un Paese che sembra sempre meno interessato o in grado di mettere al mondo e crescere bambine e bambini?

La diminuzione delle “coppie con figli” ci dice che chi sceglie di essere madre o padre oggi, lo fa spesso con maggiore consapevolezza, con più riflessione, senza il condizionamento di pressioni e stereotipi sociali, ma con maggiore esposizione alle difficoltà. Un dato che non è solo il risultato di scelte individuali, ma anche l’effetto di dinamiche economiche, sociali, culturali. La precarietà lavorativa, il costo della vita, l’assenza di politiche strutturali di sostegno alla genitorialità (asili nido, congedi adeguati, flessibilità nei tempi di vita-lavoro) rendono spesso la decisione di diventare genitori molto simile al classico “salto nel vuoto”. E se per molte persone la genitorialità resta un desiderio, per tante altre diventa una rinuncia consapevole.

Altri dati interessanti nella Relazione annuale sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali pubblicata dall’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl): nel 2024, in Italia, circa 61mila genitori con figlie e figli fino a tre anni hanno lasciato il lavoro, 10mila in più rispetto al periodo pre-pandemico (dati 2019). Un fenomeno in crescita che riguarda non solo le madri (70% dei casi), ma – e questa è una novità – in misura crescente anche i padri, che oggi rappresentano il 30% del totale. Le motivazioni di queste dimissioni sono essenzialmente legate a difficoltà nel conciliare lavoro e vita familiare per mancanza di servizi di supporto oppure a causa di un’organizzazione del lavoro difficilmente conciliabile con la cura di bambine e bambini.

I numeri Istat e Inl, però, non possono portarci alla rassegnazione, ma spingerci all’azione. La genitorialità va riconosciuta, sostenuta, accompagnata con misure concrete. Servono politiche che mettano al centro il benessere delle famiglie: servizi per l’infanzia accessibili, tempi di lavoro più umani, congedi equi per madri e padri, sostegni economici stabili e duraturi. Non bastano bonus una tantum o interventi occasionali: serve una visione strutturale e condivisa.

È la ragione per cui First Cisl, da anni, accende un faro in occasione della Giornata mondiale dei genitori che si celebra il 1° giugno, diffondendo una manifesto dedicato. Un gesto simbolico, ma importante, che vuole ricordare a istituzioni, imprese e società civile che sostenere chi sceglie di essere madre o padre è una responsabilità collettiva.

L’immagine di una famiglia che corre su una spiaggia, imitando il volo, accompagnata dalla frase di un celebre giornalista statunitense del secolo scorso,  Hodding Carter Jr. “Ci sono due lasciti durevoli che possiamo dare ai nostri figli. Uno sono le radici. L’altro sono le ali” richiama con efficacia il senso profondo dell’essere genitori e diventa un invito a costruire, tutte e tutti insieme, un contesto più favorevole e accogliente.

First Cisl lo fa ogni giorno: sui tavoli di trattativa e nei luoghi di lavoro opera per trasformare il proprio impegno in realtà quotidiana per lavoratrici e lavoratori. Perché solo così si può davvero aiutare ogni madre e ogni padre a dare alle generazioni future basi solide su cui crescere e la libertà necessaria per spiccare il volo.

Il manifesto First Cisl: