CR Volterra, divide et impera

Pubblichiamo il comunicato delle Rappresentanze sindacali First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Fabi di Cassa di Risparmio di Volterra:

Divide et impera
Il sistema incentivante 2024…
premia pochi, divide tutti

Lo scorso 22 maggio l’azienda ha illustrato i risultati relativi all’edizione 2024 del sistema incentivante. Lo scenario che è emerso conferma tutti i nostri dubbi e le nostre preoccupazioni: un meccanismo poco trasparente, squilibrato, e – soprattutto – lontano dallo spirito di equità, valorizzazione e condivisione che dovrebbe guidare ogni politica premiale.

A fronte di 600mila euro accantonati (e neanche tanto velatamente “decurtati” dalla trattativa sul premio aziendale), l’azienda ne ha erogati solo 200mila (netto oneri). La distribuzione di questa somma poi, lascia ancora più sconcertati: il 15% alla rete commerciale, l’85% alla Direzione generale.

Rete commerciale: penalizzata

Soltanto 11 tra filiali e agenzie hanno raggiunto gli obiettivi fissati. Questo significa che appena 33 lavoratori su 250 riceveranno l’incentivo, ovvero il 12,8%.

Senza nulla togliere a coloro che, con il loro impegno e professionalità hanno ottenuto i risultati richiesti e le conseguenti premialità, di fronte ad un dato così risicato di premi ottenuti dalla Rete è lecito chiedersi: il problema è davvero nei lavoratori o forse nei budget assegnati, troppo ambiziosi e non commisurati alla realtà operativa, specie dopo la riduzione degli organici dovuta ai recenti esodi, dimissioni ed uscite a vario titolo?

Direzione generale: premi a senso unico

Situazione paradossale anche in Direzione generale: il 100% dei responsabili (tranne gli uffici di controllo esclusi per legge) riceverà il riconoscimento economico (quanto non è dato sapere), mentre solo il 23,85% degli addetti degli stessi uffici potrà beneficiarne (appena 43 dipendenti).

Se ne deduce che il 76% degli addetti è stato ritenuto non meritevole. Eppure ci chiediamo: come è possible che tutti i responsabili abbiano raggiunto gli obiettivi, mentre la stragrande maggioranza de loro collaboratori no, pur appartenendo allo stesso ufficio?

Questa impostazione aziendale peraltro, va anche contro a quanto previsto dal nostro Contratto integrativo aziendale (Cia) che prevede la corresponsione delle premialità a tutti i membri dell’unità operativa che ha raggiunto i target. Questa norma fu condivisa dall’azienda e dal sindacato, nell’ottica di stimolare e favorire il “lavoro di squadra”. Evidentemente le cose da noi cambiano… velocemente.

Obiettivi? Poco chiari e… cambiati in corsa!

Il problema principale però è a monte. Ci chiediamo: come sono stati assegnati gli obiettivi? Chi li ha ricevuti? Quando sono stati comunicati? La verità è che non se ne conosce la genesi, non risultano trasmessi in modo chiaro, oggettivo e tempestivo, né ai lavoratori, né alle Organizzazioni sindacali, e che l’azienda non ha tenuto conto di nessuna delle osservazioni del sindacato in merito all’esercizio 2024: incidenti informatici, esodi, dimissioni private ed altre, difficoltà quotidiane con gli strumenti di lavoro, in primis quelli informatici *: uno scenario che per onestà intellettuale avrebbe dovuto premiare anche il solo mantenimento delle masse.

La distribuzione dei premi, poi, è avvenuta su proposta discrezionale dei titolari e dei capi servizio, successivamente vagliata (e forse modificata?) dalla Direzione, senza alcun riferimenti trasparente a dati misurabili, in contrasto con quanto previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl).

Ancora una volta, la discrezionalità ha prevalso sull’equità.

Un sistema che non funziona

Fin dall’inizio abbiamo espresso forti perplessità su questo modello di incentivazione. Lo abbiamo definito: farraginoso, opaco, discrezionale, aleatorio, sperequato, divisivo.

Purtroppo, i fatti ci hanno dato ragione: questo non è un sistema che valorizza r il merito, ma un meccanismo che crea tensioni, delusioni e senso di ingiustizia.

Ma allora… è davvero incentivante?

Per molti colleghi, la risposta è no.

Nel frattempo, l’azienda continua a investire in altre “priorità”: weekend rilassanti e viaggi all’estero.

Noi non ci stiamo

Chiediamo un sistema di incentivazione:

  • Trasparente
  • Oggettivo
  • Accessibile a tutti, nel senso che tutti possano “partecipare” a parità di condizioni di partenza
  • Con obiettivi chiari, raggiungibili e condivisi

Un sistema che non divida, ma che premi davvero il lavoro, l’impegno e i risultati.

* Un dettaglio: i corrispettivi erogati all’outsourcer informatico per gli sviluppi a supporto de business aziendale sono passati dai 7 milioni e 846mila euro del 2022, ai 9 milioni e 548mila euro del 2023, ai 10 milioni e 785mila euro del 2024 (fonte: bilanci CR Volterra).

Volterra, 26 maggio 2025

le Rappresentanze sindacali di Cassa di Risparmio di Volterra
First Cisl   –   Fisac Cgil   –   Uilca   –   Fabi