Matteo Cavallin è stato riconfermato Segretario generale First Cisl Venezia. L’elezione è avvenuta nel 3° Congresso della struttura territoriale, tenutosi il 30 e 31 gennaio 2025 a Mestre. Con Cavallin (Intesa Sanpaolo), la segreteria sarà completata da Annamaria Biasotto (Bcc Banca Prealpi Sanbiagio) e da Giacomo Guzzo (Intesa Sanpaolo).
Nonostante i molti esodi e pensionamenti, dal 2021 a oggi, in provincia di Venezia, si è registrato un aumento di circa 110 iscritti a First Cisl. Questo in un clima di forte preoccupazione per un settore che sta vivendo una sorta di “inverno demografico” a cui sembra davvero complicato mettere un freno, tra lavoratori e sportelli in calo. I numeri sono allarmanti. «È vero che gli ultimi accordi di esodo – spiega Cavallin – hanno previsto dei tassi di sostituzione, ossia il rapporto tra uscite ed entrate, vicino all’uno a uno, ma è innegabile come il calo della forza lavoro nel mondo bancario-assicurativo-riscossione sia un processo inarrestabile. In Italia, siamo passati da più di 302mila dipendenti nel 2015 a 262mila nel 2023: 40mila lavoratori in meno in otto anni».
“First Cisl sta studiando da tempo, in maniera approfondita, il fenomeno della desertificazione bancaria. Il minor numero di dipendenti va di pari passo con il calo degli sportelli: nel 2015 erano 30mila, nel 2023 siamo di poco sopra a 20mila. Nel 2015, la provincia di Venezia contava 480 sportelli, oggi siamo a poco più di 300. Per fortuna – sottolinea Cavallin – siamo una provincia che, nonostante le molte chiusure, risulta ancora tra le più servite del territorio nazionale, soprattutto grazie alla presenza delle banche di credito cooperativo e di alcune banche popolari». I bancari sono ormai da anni ai vertici delle classifiche per uso di ansiolitici e psicofarmaci. «Lo stress in banca – continua il segretario generale First Cisl Venezia – è una realtà comune, dovuta alle pressioni specifiche del settore finanziario. I dipendenti bancari si trovano spesso a lavorare in un ambiente caratterizzato da ritmi frenetici, obiettivi di vendita stringenti e un rapporto diretto con i clienti che può diventare fonte di forte tensione. Questi obiettivi commerciali, a volte percepiti come irrealistici, spinge il personale a lavorare sotto costante pressione, spesso temendo ripercussioni negative o rimproveri in caso di mancato risultato»
Riguardo all’intelligenza artificiale, «come Cisl – continua ancora Cavallin – pensiamo a una tecnologia a servizio della persona, dove i logaritmi siano predisposti e governati in modo partecipato per aiutare il lavoratore. La formazione (con obiettivi di re-skilling ed up-skilling) sarà fondamentale».