I sindacati scrivono all’Ad di Banco Bpm: Giuseppe Castagna dimentica troppo in fretta riconoscenza e gratitudine

In Banco Bpm i sindacati diffondono un comunicato unitario dal titolo “Lo smemorato di Piazza Meda” con il quale stigmatizzano il consistente bonus che verrà riconosciuto all’amministratore delegato dell’istituto milanese, Giuseppe Castagna “che vale – rimarcano nella nota – circa 100 dei suoi collaboratori!”.

Come si legge nel sito di First Cisl Gruppo Banco Bpm “l’appannaggio riferito al 2023 (dato il raggiungimento di tutti gli obiettivi) toccherà la “miserevole” cifra di 2,9 milioni annui! (fonte Il Sole 24 Ore). Siamo anche felici che il Dr. Castagna abbia guadagnato 2,33 milioni di euro nel 2021 e 2,47 milioni nel 2022 (fonte Verità & Affari). Un + 140mila euro 2022 su 2021 e un + 430mila euro 2023 su 2022”.

“Chi ringraziare di tutto questo? – osservano le organizzazioni sindacali – Ma naturalmente gli azionisti, ai quali nei prossimi tre anni andranno ben 4 miliardi di euro. Questo contribuirà, nelle intenzioni del nostro gruppo, ad evitare pericolose scalate societarie e quindi a mantenere le poltrone del nostro Ad e di tutta la sua corte. A coloro che hanno contribuito in maniera determinante ai risultati eclatanti raggiunti, cioè ai nostri colleghi, un bel ringraziamento e la conferma del premio dello scorso anno ridotto del 25% (1.500 euro omnicomprensivi)”.

“Questo – evidenziano ancora i Coordinamenti di Gruppo Banco Bpm di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin – quanto ci siamo sentiti proporre oggi rispetto alla trattativa sul premio aziendale e sull’armonizzazione delle contribuzioni assistenziali/previdenziali. Un monumento all’ingratitudine, così si potrebbe commentare questa scelta a dir poco offensiva di quanto fatto dalle ‘nostre persone’ come lo chiamano questi signori quando vogliono imbonire il personale”.

Le organizzazioni sindacali osservano che “la preoccupazione circa la tassazione degli extraprofitti è finita in rafforzamento delle riserve patrimoniali del gruppo, le previsioni del mantenimento di questi tassi, salvo leggere diminuzioni, continueranno anche nel 2024, secondo quanto affermato da tutti, garantendo anche per il prossimo anno risultati ancor più performanti. In questo quadro risulta ancor più offensiva la posizione di un’azienda che dopo mesi e mesi di continui rinvii, a dieci giorni da qui a fine anno, si presenta mescolando in un tutt’uno Mbo, sistema premiante, giornate di solidarietà, interventi sui tassi, e trattative parallele in altre aziende in una sorta di macedonia confusionale”.

Nel concludere il comunicato unitario i sindacati scrivono: “Caro Dr. Castagna, il tempo della gestione prevista dal Ccnl del piano industriale, unitamente alle organizzazioni sindacali, è dietro l’angolo. Questa non è una minaccia ma un semplice promemoria per chi solitamente dimentica troppo in fretta riconoscenza e gratitudine”.

Il comunicato unitario dei Coordinamenti di Gruppo Banco Bpm di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin