Dati First Cisl sulla stampa. Banche, ancora chiusure sportelli. Colombani, problema non si risolve con i Pos

La desertificazione bancaria non inverte la rotta. Anzi, da gennaio a settembre, altri 635 sportelli hanno chiuso i battenti. Lo certifica l’analisi della Fondazione Fiba elaborata per First Cisl.

Ampio il risalto della stampa la cui rassegna si apre con il titolo del lancio Ansa: “First Cisl, 635 filiali bancarie chiuse in nove mesi 2023”. Stessa impostazione per AdnKronos: “Banche: First Cisl, in 9 mesi chiusi 635 sportelli, 4,3 mln gli italiani senza filiale dove vivono”. Per Il Tempo e il Quotidiano di Sicilia “First Cisl, in nove mesi hanno chiuso 635 sportelli”. Analoga titolazione per L’Eco di Bergamo: “L’indagine First Cisl: Banche, nei primi 9 mesi chiusi 635 sportelli in Italia”. L’edizione di Genova de La Repubblica ribalta sulla regione le cifre First Cisl scrivendo “Banche, la grande fuga, un comune su due della Liguria è desertificato”. L’edizione di Venezia Mestre de Il Gazzettino sottolinea i dati riguardanti il suo territorio: “Banche, grande fuga dalla provincia: 156 in meno in 7 anni”. La Gazzetta del Mezzogiorno fa altrettanto per la Puglia e, parlando di “Fenomeno desertificazione bancaria”, e scrive: “Sono 29 i comuni senza sportelli bancari e 58 solo con uno.

Nei loro lanci le agenzie nazionali di stampa mettono inoltre in risalto la posizione del segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani sulla norma prevista dal Governo. Per limitare i disagi generati dalla mancanza di banche nei piccoli comuni, l’esecutivo Meloni vuole autorizzare il prelievo in contanti nei Pos degli esercizi commerciali. “Colombani (First Cisl) prelievo tramite Pos non è strada giusta. Rischi legalità da valutare” titola Ansa. Per AdnKronos “Banche: Colombani, da prelievo Pos in negozi rischi legalità e sicurezza”. Il Corriere della Sera Economia nel suo servizio “Bancomat, via libera ai prelievi alle casse del supermercato o dal tabaccaio: cosa cambia” riporta i Dati First Cisl sottotitolando “Sportelli bancari ancora in diminuzione”. Borsa Italiana rilancia una nota de Il Sole 24 Ore Radiocor Plus dal titolo “Ddl bilancio: Colombani (First Cisl), contanti dai Pos non è strada giusta”.

“Nei primi nove mesi dell’anno – riportano le varie testate giornalistiche – si conferma la tendenza delle banche italiane a diminuire la loro presenza sui territori (…) Aumenta il numero delle persone (+ 7,3%, quasi 4,3 milioni in totale) e delle imprese (+ 18mila, 250mila in totale) che non hanno accesso ai servizi bancari nel comune di residenza (…) Confrontando i numeri con quelli relativi al dicembre del 2022, emerge che nei primi nove mesi del 2023 la desertificazione è avanzata più velocemente nelle Marche (+ 5,8% i nuovi comuni senza sportello), Lombardia (+ 4,1%), Lazio e Campania (+ 3,2%), Piemonte e Trentino Alto Adige (+ 3,1%). L’attività di monitoraggio svolta dalla Fondazione Fiba si estende anche ai comuni con un solo sportello, nei quali vivono oltre 6 milioni di persone”.

La stampa rimarca comunque che l’Indicatore di desertificazione provinciale, aggiornato al 30 settembre, evidenzia “l’eccellenza della provincia di Barletta-Andria-Trani (…) mentre sono sempre le province della Calabria (con Vibo Valentia e Cosenza) e del Molise (Isernia e Campobasso) le più colpite in termini assoluti, con quelle sarde (Nuoro, Sud Sardegna e Sassari) maggiormente dipendenti dalla presenza di un solo sportello. Emergono anche alcuni dati in controtendenza. Nell’ultimo trimestre sono risultate 14 le banche che hanno accresciuto il numero di sportelli: 9 sono Banche di Credito Cooperativo (5 affiliate al Gruppo Iccrea e 4 a Cassa Centrale Banca) e 2 Popolari”.

A corredo dei dati il segretario di First Cisl, Riccardo Colombani, ha avvertito sui pericoli connessi al prelievo dai Pos degli esercizi commerciali che il governo vuole autorizzare nei piccoli comuni: «Diciamo con chiarezza che non ci sembra la strada giusta. Questa misura comporta infatti dei rischi sotto il profilo della legalità che andrebbero valutati con attenzione. Non è pensabile che un problema economico e sociale di questa portata venga risolto con interventi tampone. La presenza delle banche va invece garantita attraverso incentivi reputazionali ed economici alla territorialità. Serve inoltre – conclude il leader dei bancari della Cisl – la costituzione di Osservatori regionali sull’attività bancaria».

 

Qui il pdf con le tabelle esplicative

Qui tutti i dati e i grafici descrittivi della desertificazione bancaria in Italia, a cura di Fondazione Fiba