Di seguito il comunicato unitario delle Segreterie di coordinamento nazionale del Gruppo Bnl di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin:
Le organizzazioni sindacali del Gruppo Banca Nazionale del Lavoro desiderano stigmatizzare quanto sta accadendo, ormai da quasi 2 anni, in una delle più importanti aziende italiane di credito:
- stipendi legati ad un incentivante schizofrenico e con indici immisurabili a detta della stessa direzione;
- una conciliazione vita-lavoro che è sempre più una ibridazione vita-lavoro con fortissime ricadute in termine di stress lavoro correlato;
- dialogo sociale ridotto a proclami senza diritto di replica fatti da un palcoscenico con domande scelte e interlocutori lasciati soli nell’immensa platea;
- procedure di riorganizzazione aperte e chiuse senza fornire alcuna specifica ai sindacati;
- milioni di euro spesi in formazione (presi da fondi cofinanziati) continuando a sostenere che il personale necessita di reskilling;
- assunzioni latitanti e ricambio generazionale inesistente;
- “Banca Digitale” sviluppata attorno a procedure e processi studiati per la “Banca Tradizionale”;
- passaggio forzato di conti alla “Banca Digitale” dopo una valutazione unilaterale fatta sul “target redditività” e non sul “target cliente”.
La realtà che tutti i giorni le colleghe e i colleghi vivono è esattamente condensata nell’edificio che dal 2017 ospita la sede legale della banca di proprietà francese: da fuori gli specchi, puliti da arditi lavoratori, riflettono un cielo nitido e luminoso; da dentro le pellicole applicate ai vetri a specchio rendono il cielo cupo e vacuo.
Non è tutto oro quello che luccica.
Roma, 7 marzo 2023
Il comunicato unitario delle Segreterie di Coordinamento nazionale del Gruppo Bnl di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin