Studio First Cisl su bilanci banche, ampia copertura stampa. Colombani: conti reggono, premiare impegno dipendenti

Il conflitto tra Russia e Ucraina e il suo impatto sui conti delle banche. L’Ufficio studi di First Cisl ha analizzato le trimestrali delle prime cinque banche italiane evidenziando che la guerra ha il suo indiscutibile peso sul mondo della finanza ma gli utili degli istituti stanno tenendo, in un contesto che lancia però l’allarme spread Btp-Bund. Quotidiani e giornali on-line hanno ripreso la ricerca con titoli che ne richiamano i contenuti. “Banche, impatto guerra assorbito ma preoccupa patrimonializzazione” titolano la RepubblicaLa Stampa, Il Messaggero e Il Secolo XIX. Per Avvenire “La Guerra dimezza gli utili delle banche”. Sulla stessa linea Economy Magazine: “Banche, utili in discesa ma i bilanci reggono alla guerra. Preoccupa lo spread”, così come Verità&Affari: “La guerra non affonda le banche italiane”. Sull’impennata del differenziale Btp-Bund titola il Quotidiano di Sicilia rilanciando le dichiarazioni del segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani per il quale “Risalita spread suggerisce prudenza”.

La rassegna degli articoli dedicati al report dell’Ufficio studi di First Cisl sullo stato di salute di Intesa Sanpaolo, Unicredit,  Banco Bpm, Mps, Bper, continua con Bresciaoggi, Il Giornale di Vicenza, L’Arena, accomunati dal titolo “Banche: studio, guerra pesa ma gli utili tengono, allarme spread”. Più articolata l’impostazione di Conquiste del lavoro che scrive “Banche: First Cisl: utili in discesa ma bilanci reggono a guerra. Analisi sui conti aggregati primi cinque gruppi, pesano rettifiche”. Per Il diario del lavoro “Banche, First Cisl: utili in discesa ma i bilanci reggono alla guerra”. Stessa impostazione per FinanzaReport e Advfn “Banche: First Cisl: utili giù ma reggono urto guerra, allarme spread”. Borsa Italiana evidenzia la resilienza a crisi Ucraina delle Big 5” mentre Teleborsa scrive: “Banche, impatto guerra assorbito ma preoccupa patrimonializzazione”. TgCom24 riprende le dichiarazioni del segretario di First Cisl Riccardo Colombani che, commentando il report cislino, dichiara: “Risalita spread suggerisce prudenza”.

Tutte le citate testate riportano dati, cifre, risultanze della prima trimestrale delle più importanti banche italiane che hanno costituito la base di ricerca dell’Ufficio studi di First Cisl. Il certosino lavoro ha fornito un quadro esaustivo del particolare momento che gli istituti bancari stanno vivendo ma anche della produttività dei dipendenti che è in costante crescita, come sottolineato dal leader dei bancari della Cisl che, ai vari giornali e siti, ha dichiarato: «La guerra non ha indotto le banche a modificare la loro politica di distribuzione di dividendi e acquisto di azioni proprie anche se i primi effetti sul patrimonio della risalita dello spread dovrebbero consigliare prudenza. È un campanello d’allarme per il nostro Paese, impegnato nel negoziato per la definizione del terzo pilastro dell’Unione bancaria europea, quello sull’assicurazione comune dei depositi».

«L’elevata presenza di titoli di Stato nei bilanci delle banche italiane non può costituire un fattore di penalizzazione. Vanno quindi contenute –  ha sottolineato ancora Colombani – le spinte in tal senso dei paesi “rigoristi”, anche se in prospettiva l’unica soluzione è la condivisione del debito a livello europeo. Da parte loro le banche non possono proseguire nella strategia di compressione dei costi, evidenziata dalla discesa sotto il 50% del cost/income, dato nettamente inferiore alla media europea, e dalla continua chiusura di filiali».

Nel concludere il suo intervento Riccardo Colombani ha ribadito che «serve un’inversione di tendenza. La produttività del lavoro, in continua crescita, va riconosciuta con adeguati incrementi salariali».

 

In allegato il comunicato con le tabelle esplicative