In Ubs Italia ridotti gli esuberi, l’accordo ora al vaglio dell’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori

In Ubs trovata l’intesa sulla revisione del piano esuberi che da 70 scendono a 67. Lo si apprende dal comunicato unitario firmato dalle organizzazioni sindacali territoriali e dalle Rappresentanze sindacali aziendali della succursale italiana della banca svizzera che si riservano di “verificare le condizioni per ulteriori diminuzioni del numero dichiarato”.

I sindacati scrivono inoltre che “lo strumento da utilizzare in via prioritaria e per la prima volta in Ubs è rappresentato dal Fondo di Solidarietà con accesso volontario che sarà accessibile per la durata massima di 68 mesi dall’intera platea della Banca Ubs e di Ubs Fiduciaria che maturi i requisiti per i trattamenti di pensione anticipata o di vecchiaia a carico dell’Ago entro e non oltre il 31 dicembre 2027 con mantenimento, quale condizione di maggior favore, della copertura sanitaria per tutta la durata della permanenza nel Fondo”.

Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin rimarcano nella nota che “le restanti posizioni saranno regolate attraverso la ricerca di disponibilità, limitatamente al perimetro degli uffici impattati dalla riorganizzazione, alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con incentivo all’esodo determinato secondo i seguenti criteri: 26 mensilità per coloro che percepiscono retribuzioni annue lorde sino a 35mila euro; 24 mensilità sino a 60mila euro; 21 mensilità oltre 60mila euro. A queste si aggiungono ulteriori mensilità crescenti al crescere dell’età anagrafica (max 3 mensilità) e degli anni di servizio (max 4 mensilità), oltre a un importo lordo di 5mila euro per ciascun familiare interamente a carico (proporzionale se parzialmente a carico) e una mensilità aggiuntiva per lavoratori appartenenti alle categorie protette o destinatarie Legge 104. Sino alla fine del corrente anno sarà mantenuta la copertura sanitaria”.

Le organizzazioni sindacali attive in Ubs informano che “l’azienda farà seguito nei prossimi giorni con le informative sulle apposite procedure di adesione, da avanzare entro l’11 aprile p.v. Sempre al fine di ridurre il numero degli esuberi dichiarati, nel caso di eventuali dimissioni che dovessero interessare il perimetro degli uffici non impattati dalla riorganizzazione, saranno prioritariamente attivate selezioni interne per la copertura delle posizioni vacanti, purché i candidati dispongano dei requisiti ritenuti idonei. Successivamente e comunque entro il 14 aprile seguirà un incontro di verifica in cui l’azienda ci darà conto degli obiettivi raggiunti e degli impatti sul personale.

In quella sede – spiegano ancora Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin – approfondiremo gli aspetti inerenti alle domande di part time nel frattempo pervenute e accolte, il ricorso al lavoro straordinario e lo smaltimento delle ferie arretrate, come strumenti per ulteriori riduzioni degli esuberi che auspichiamo vadano ad esaurirsi completamente. Considerate le distanze siderali da cui è partito il confronto con l’azienda – così come da noi indicato nei precedenti comunicati ed evidenti dal tenore della lettera di avvio procedura – con questo Accordo riteniamo di avere raggiunto un risultato che ci aspettiamo sarà valutato positivamente dalle lavoratrici e dai lavoratori”.

 

Il comunicato unitario delle Rsa e delle Segreterie territoriali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin