First Cisl Puglia, Pasquale Berloco confermato segretario generale, con lui Armenise, Pica, Ria e Schiraldi

Pasquale Berloco è stato confermato segretario generale di First Cisl Puglia.

L’elezione si è tenuta durante il secondo Congresso First Cisl regione Puglia che si è svolto all’Hotel Parco dei Principi di Bari-Palese il 27 gennaio 2022. Ad affiancare Berloco in segreteria regionale ci saranno Enrico Ria, in qualità di segretario generale aggiunto, e Maurizio Armenise, Antonio Pica, Lucia Schiraldi, rispettivamente coordinatori delle zone di Bari, Lecce, Brindisi-Taranto e Foggia.

Protagonisti del cambiamento. Per un sistema bancario al servizio dello sviluppo sociale ed economico del Paese”, questo lo slogan dell’evento che ha affrontato il tema del ruolo che il sistema finanziario del Paese, e le lavoratrici e i lavoratori del settore come “protagonisti del cambiamento”, devono indubbiamente essere chiamati a rivestire negli scenari post pandemia.

In apertura dei lavori, la relazione del segretario regionale di First Cisl Puglia, Pasquale Berloco, ha posto l’accento sulla necessità, nel contesto nazionale, ma soprattutto pugliese, di ripristinare il ruolo centrale del sistema creditizio quale indispensabile motore economico per quella ripresa produttiva del “sistema Italia” tanto auspicata grazie anche alle risorse rese disponibili dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

“Un ruolo centrale, quello del credito – ha sottolineato il segretario – che possa divenire anche il volano di un nuovo sviluppo sociale per la Puglia, particolarmente necessario oggi che la nostra regione affronta un inedito ‘inverno demografico’, con il conseguente calo prospettico del numero di popolazione attiva e abile al lavoro, e poi ancora subisce le gravi conseguenze dell’emergenza pandemica”.

Concetti ribaditi e sviluppati grazie all’intervento del segretario generale della Cisl Puglia, Antonio Castellucci, il quale si è soffermato sullo scenario socioeconomico del nostro vasto territorio confermando “la necessità di nuove politiche che riportino al centro dell’interesse collettivo il recupero del ‘bene comune’ inteso quale benessere sociale troppo spesso, negli ultimi anni, sacrificato in Puglia sull’altare del profitto del facile sviluppo, perseguito senza alcun criterio né un adeguato controllo”.

Ospite Domenico Iodice, responsabile nazionale della Contrattazione Aziendale First Cisl, che ha dichiarato: “È evidente che la transizione digitale suggerisce al sistema bancario di rivedere il proprio modello di presenza, ma la ricetta che le banche stanno proponendo in tutti i piani industriali è solo e soltanto  riduzione del personale e riduzione degli spazi fisici di presenza sui territori. Noi però come First e come Cisl intendiamo difendere le filiali fisiche nei territori, perché transizione digitale non può significare rinuncia alla funzione sociale del credito e del risparmio, non può tradursi in piattaforme digitali e conseguente desertificazione bancaria. La scelta della presenza fisica al fianco di famiglie e imprese, ha un alto valore sociale, oltre che economico, e si rivelerà sempre più premiante per le banche anche in futuro, perché le persone hanno ancora bisogno di spazi relazionali e preferiscono interagire con persone piuttosto che con un algoritmo”.

Ai lavori ha partecipato anche il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, il cui importante contributo, dopo una vasta panoramica sulla realtà finanziaria nazionale ed europea, ha richiamato l’attenzione “sulle problematiche più spinose legate alle difficili situazioni in atto nell’ambito del credito, come in Banca Nazionale del Lavoro, dove si è resa necessaria la mobilitazione di lavoratrici e lavoratori con ben due giornate di sciopero, riuscite, a pochi mesi l’una dall’altra, al fine di contrastare relazioni industriali dichiaratamente ostili ed esternalizzazioni inaccettabili, o come in Banca Monte dei Paschi di Siena, per la cessione della quale sei mesi di travagliati negoziati con Unicredit non sono bastati allo Stato italiano per concludere una trattativa che era da finalizzare necessariamente nel rispetto delle garanzie occupazionali”.

“Si profilava infatti un onere finanziario e sociale troppo gravoso per lo Stato – ha sottolineato Colombani – e pur tuttavia la proposta, successivamente presentata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per una proroga dei termini, già scaduti, di cessione delle proprie quote di maggioranza detenute in Mps, langue ancora oggi negli uffici dell’Unione Europea in attesa di una risposta”.

Il servizio video di TgNorba24 con le dichiarazioni del coordinatore nazionale Domenico Iodice