Cuccello al Consiglio First Cisl, questo è il momento in cui il Paese necessita dialogo tra governo e sindacati

 “Viviamo in una bolla in cui sembra che i nostri ricordi non durino più di tre giorni”, con queste parole il segretario confederale Andrea Cuccello ha iniziato il suo intervento al Consiglio generale di First Cisl sottolineando come anche lo straordinario lavoro fatto dai bancari durante la pandemia sia stato presto dimenticato e non sufficientemente riconosciuto.

L’intervento di Andrea Cuccello è poi continuato con una forte presa di posizione riguardo all’importanza fondamentale della trattativa e delle parti sociali e con un richiamo alla memoria della grande manifestazione del 2019 a piazza San Giovanni, dove i sindacati confederali dimostrarono la loro forza e coesione. 

Parlando dello sciopero proclamato da Cgil e Uil Andrea Cuccello ha detto che “si sta utilizzando uno strumento inadeguato in un momento dove il Paese ha bisogno di grande coesione”,  sottolineando la necessità di un dialogo costruttivo tra le parti sociali e il governo, in un momento in cui la pandemia costituisce ancora un reale e concreto pericolo e in cui il Paese sta affrontando sfide epocali come la transizione energetica.

Quindi Cuccello ha ricordato un grande successo della Cisl: l’inserimento nella legge di bilancio di un “embrione” di legge sull’autosufficienza, con lo stanziamento di 850 milioni di euro per far fronte alle esigenze dei più bisognosi. “Si può fare di più?”, ha aggiunto Cuccello, “certamente, ma è un inizio di un qualcosa che prima non c’era; le riforme fiscali devono avere come obiettivo lo stimolo alle persone a essere proattive nella costruzione del proprio futuro” e ancora, “è necessario rivedere i parametri per la determinazione dell’importo dell’assegno unico, in modo che non vengano danneggiate le famiglie più parsimoniose”.

Infine, a conclusione del suo intervento, il segretario ha invitato tutti a partecipare alla manifestazione che si terrà il prossimo 18 dicembre a Roma.