Sbarra su Avvenire. Dopo confronto con governo, deciso percorso di mobilitazione e assemblee in posti di lavoro

«Troppe ombre su pensioni e fisco. Il governo apra subito un tavolo di confronto». Questo il titolo dell’intervista di Avvenire al segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. Il giornalista Maurizio Carucci apre la conversazione chiedendo “come è andato l’incontro con Cgil e Uil? Che cosa farà il sindacato nelle prossime settimane? «Abbiamo deciso di avviare un percorso di mobilitazione con assemblee nei posti di lavoro, iniziative e manifestazioni regionali. Ma non escludiamo di rafforzare questo percorso con iniziative nazionali». Per il leader della Cisl la legge di Bilancio ha «poche luci e ancora troppe ombre, non è stata il frutto dì un vero dialogo sociale. Il primo obiettivo è riallacciare i fili del confronto. Apprezziamo alcuni passi avanti sulla non autosufficienza e sugli ammortizzatori sociali, anche se in entrambi i casi per arrivare a obiettivi di vera universalità bisogna aumentare ulteriormente le risorse. Così come è positivo il finanziamento per rinnovare i contratti pubblici e i due miliardi aggiuntivi sul fondo sanitario. Ma sul fisco si rimandano scelte che avrebbero potuto e dovuto essere prese subito».

Il giornalista Maurizio Carucci incalza Luigi Sbarra sui possibili punti di caduta sulla previdenza. Per il leader della Cisl «uno su tutti: il bisogno di inserire maggiore flessibilità e inclusività per giovani e donne, e di farlo in via definitiva, strutturale, senza altre soluzioni tampone. Dobbiamo dare stabilità ed equità al sistema previdenziale almeno per 20 anni. Invece “Quota 102” altro non è che l’ennesima misura transitoria, assolutamente inadeguata, verso un inesorabile ritorno alle rigidità della “legge Fornero”».

Che cosa chiedete in particolare? E’ la domanda di Avvenire. «L’obiettivo deve essere una riforma complessiva, che lasci ai lavoratori la libertà di uscire dal mercato del lavoro a partire da 62 anni o con 41 di contributi a prescindere dall’età. Bisogna poi introdurre una pensione di garanzia per giovani e donne – sottolinea Luigi Sbarra – e forti incentivi per la previdenza complementare. Va allargata la platea dei lavori gravosi e rese strutturali Ape sociale e Opzione Donna. Occorre anche estendere il perimetro della 14esima mensilità per i pensionati».

L’intervistatore Maurizio Carucci evidenzia come “la Cisl ha sostenuto fortemente in questi mesi l’esigenza di un grande patto sociale”. «Noi continuiamo a ritenere che questa fase difficile e complessa della vita del Paese richieda la massima coesione sociale e scelte condivise. Nell’ultimo anno e mezzo di pandemia – rimarca il segretario generale della Cisl – siamo arrivati a risultati concreti e importanti quando abbiamo allargato il campo delle responsabilità, includendo nei processi di decisione sindacato e imprese. Il governo deve convocare subito il tavolo e aprire il cantiere sulle pensioni e su una riforma fiscale che riduca sensibilmente il carico su lavoratori e pensionati».

Nell’intervista spazio anche al reddito cittadinanza. Per Luigi Sbarra «è stato giusto non cancellarlo. Il reddito di cittadinanza è stata una misura utile per combattere le enormi aree di povertà prodotte dalla crisi. Ma l’assistenza da sola non basta: serve un grande piano di inclusione delle persone nel mercato del lavoro (…)».

Fra i tanti temi affrontati nell’intervista anche il Pnrr: “Può essere davvero la svolta per l’Italia?” chiede Maurizio Carucci. “Non c’è dubbio. È una straordinaria opportunità per modernizzare il Paese – ribadisca Sbarra – e dare una spinta alla crescita nel segno dell’innovazione, delle nuove infrastrutture, dei servizi pubblici, di una giusta transizione digitale, ambientale, industriale e demografica. Le chiavi di volta sono la sostenibilità e la partecipazione sociale. Stiamo aspettando dal premier la convocazione per avviare tavoli di partenariato».

La conversazione tra Carucci e Sbarra si conclude sulle aspettative del G20 di Roma. «Occorre una svolta vera da parte dei governi – sottolinea il leader della Cisl – per puntare a una crescita sostenibile, riducendo l’inquinamento globale per salvare il pianeta. Una richiesta su tutte: il superamento temporaneo dei vincoli sui diritti di proprietà dei vaccini. Si diffondano gratuitamente nei Paesi poveri. La lotta al Covid, la tutela dell’ambiente e il lavoro sono tre sfide globali e connesse su cui i Grandi del mondo devono trovare una linea comune nel segno della solidarietà».