Necessario avviare il confronto per il rinnovo del Ccnl del Credito Cooperativo

Come si legge nel sito di First Cisl Credito Cooperativo, giovedì scorso 16 settembre si è tenuto un incontro tra i segretari generali dei sindacati e i vertici di Federcasse, il primo della presidenza di Augusto Dell’Erba.

L’occasione – si legge nella nota a firma Coordinamento Cooperfirst –  si è rivelata un importante momento di confronto necessario per fare il punto sulla situazione del Credito Cooperativo.

Il Sistema delle Bcc, secondo la rappresentazione formulata dai vertici datoriali, gode sostanzialmente di buona salute e nonostante i cambiamenti dovuti alla Riforma è riuscito a mantenere i tratti distintivi di un modello bancario a mutualità prevalente e di prossimità. Requisiti che devono continuare ad essere difesi e che sono risultati preziosi per la tenuta economica e sociale di moltissime comunità del Paese, gravate dagli effetti della sindemia dovuta al Covid-19.

Il presidente Dell’Erba nell’arco del suo intervento ha tenuto ad evidenziare più volte il fatto che Federcasse ha svolto e continuerà a svolgere il ruolo di “casa comune di tutte le Bcc”. In tale veste, quale organismo di rappresentanza del sistema, intende portare avanti ad ogni livello, in particolare in ambito europeo, la campagna di sensibilizzazione per una regolamentazione bancaria che torni a riclassificare le Bcc come istituti “less significant”, dopo che l’avvento dei gruppi bancari cooperativi l’ha fatta venir meno.

Importanti le considerazioni del segretario generale First Cisl Riccardo Colombani che, nel corso del suo intervento, ha ribadito la necessità per il Paese di preservare le peculiarità del Credito Cooperativo: un originale sistema bancario olistico che potrà svolgere un ruolo fondamentale non solo nella messa a terra del Pnrr, ma anche nel combattere le disuguaglianze o il divario economico tra territori.

La difesa dei caratteri distintivi del sistema – ha evidenziato ancora Colombani – dovrà avvenire oltre che nel rispetto di profili di coerenza tra direttive delle capogruppo e legittime autonomie delle Bcc, anche attraverso una politica più attenta nel presidio degli Npl/Npe, magari sfruttando le opportunità derivanti da una nuova considerazione del ruolo del Fondo di garanzia depositi.

In conclusione, il segretario generale, ha significato il fatto che il grado di efficacia del modello di business delle Bcc e la valorizzazione della loro qualità di banche di relazione non potranno che tradursi nella valorizzazione dei lavoratori e nella giusta corresponsione di riconoscimenti economici e normativi.

In questo senso, un passaggio centrale sarà dunque rappresentato dal prossimo rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, che First Cisl vorrebbe avviare quanto prima, appena saranno concluse le consultazioni in corso con il personale.