Studio First Cisl su Mps, Colombani ai giornali, per rilancio banca serve capitale, no ritardi Ue

L’analisi curata dall’Ufficio studi di First Cisl sulla Banca Monte dei Paschi di Siena ha acceso l’interesse della stampa che cerca di comprendere il futuro dell’istituto toscano. Parecchi giornali, a tiratura nazionale, hanno ripreso la ricerca con titoli che mettono in correlazione la necessità di rafforzare la patrimonialità della banca senese con la lentezza degli organi decisori comunitari. “Studio Cisl: la Ue frena lo sviluppo di Mps” scrive Il Messaggero. Gli fa eco La Stampa che titola “Lo studio Cisl: Mps non può aspettare Bruxelles, va rafforzato il patrimonio”. Sulla stessa linea Il Tempo per il quale “Monte dei Paschi può ripartire ma serve rafforzare patrimonio”.

Il quotidiano romano è netto nell’evidenziare le risultanze del dossier dell’Ufficio Studi di First Cisl: “Il Monte dei Paschi di Siena – scrive – è una banca risanata ma resta prigioniera dell’incertezza. La Dg Comp non ha ancora sciolto la riserva sul piano strategico 2021-2025 e sul rafforzamento patrimoniale. Inoltre non è stata trovata una soluzione al problema dei rischi legali”. Il Tempo prosegue richiamando il piano industriale 2021-2025, dall’analisi del quale si ricava che “la qualità degli attivi è tra le più elevate del settore e i costi operativi sono stati ridotti drasticamente, anzi in misura eccessiva. Il piano strategico, pesantemente condizionato dalla Dg Comp, è caratterizzato da una minore incidenza del margine di interesse sui ricavi e da un aumento delle commissioni. È prevista un’ulteriore riduzione dei costi operativi, che porterà a nuovi tagli all’occupazione e alle filiali”.

Per Il Tempo “gli investimenti privati conseguenti all’attuazione del Pnrr, aggiunge l’analisi di First Cisl, offrono la possibilità di recuperare le quote di mercato nei crediti verso la clientela (calate dal 6,6% del 2016 al 4,88% del 2020), soprattutto verso le piccole imprese. Pertanto va nella direzione giusta il progetto della fabbrica interna del credito al consumo. La ridotta incidenza degli Npl, in particolare le sofferenze, la migliorata copertura degli stessi e il mantenimento dei flussi di nuovi deteriorati su livelli contenuti possono ridurre fortemente l’incidenza delle svalutazioni sui crediti, riportando in positivo il conto economico, come accaduto nei conti del primo trimestre 2021. Dal 2016 al 2020 si è avuta una riduzione dell’occupazione (-16%) doppia rispetto ai dati di sistema e il costo medio per dipendente (pari a 69mila euro) è largamente inferiore a quello dei più diretti competitor (76mila euro per Banco Bpm, 78mila euro Ubi e 75mila euro Bper). Il taglio dei costi operativi ha impedito il raggiungimento degli obiettivi sui ricavi, crollati del 32%. Secondo il piano si sarebbero invece dovuti mantenere sullo stesso livello del 2016 (4,27 mld al 2021). Questo a riprova che il taglio indiscriminato dei costi attiva un circuito vizioso di riduzione dei ricavi”.

La Stampa riporta le considerazioni del segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani: «Mps sta pagando un prezzo troppo alto per i ritardi della Dg Comp: non è possibile attendere la fine dell’anno per procedere al rafforzamento patrimoniale».

Il leader dei bancari della Cisl prosegue il suo ragionamento su Il Messaggero, «Alla banca serve capitale per erogare credito alle imprese, unica strada per la crescita sostenibile dei ricavi. È di fondamentale importanza anche risolvere il problema dei rischi legali al fine di liberare patrimonio per accrescere i prestiti e di conseguenza il margine di interesse. Su questo punto serve una soluzione politica. La mole del contenzioso rende di fatto poco percorribile la privatizzazione. Il disegno dello spezzatino finirebbe per smembrare e porre fine alla storia della banca più antica del mondo». «La strada obbligata – conclude Colombani sul Tempo – è quella del rilancio, anche per valorizzare le risorse pubbliche investite finora. Diversamente prevarrebbe la logica del salvataggio con una spirale perversa di riduzione ulteriore dell’occupazione, minore sostegno all’economia e forte svalutazione dell’investimento pubblico».

 

L’analisi dell’Ufficio studi di First Cisl “Osservazioni sul piano strategico Mps 2021/2025 per puntare su un deciso rilancio”

Il comunicato stampa di First Cisl